Renard resta al timone: la Saudi Arabia punta al Mondiale 2026 nonostante le pressioni
15 ottobre 2025

Contesto e conferma di Renard
La Federazione Saudita di calcio ha ufficializzato Hervé Renard come tecnico della nazionale, dopo che ha guidato l’Arabia Saudita alla qualificazione per il Mondiale 2026. Il pareggio 0-0 contro l’Iraq nel match di ritorno dei play-off asiatici ha assicurato un posto nella rassegna mondiale, proiettando i Green Falcons in cima al Gruppo 2 con 4 punti complessivi.
Prima della sfida decisiva, l’Arabia Saudita aveva vinto 3-2 contro l’Indonesia, mentre l’Iraq aveva superato i rivali con un 1-0. Questi risultati hanno favorito la squadra di Renard grazie una differentiamento notevole di gol segnati e incassati.
Con questo risultato, Renard guiderà l’Arabia Saudita nel Mondiale 2026, diventando il primo tecnico a portare la nazionale a due Mondiali consecutivi, dopo l’accesso al Qatar 2022.
La dirigenza ha confermato che il contratto resta in vigore fino al Mondiale 2026 e, probabilmente, anche oltre, fino alla Coppa d’Asia 2027.
“È un allenatore molto competente; sa gestire i giocatori sauditi” ha affermato Yasser Al-Mishal, presidente dell’Federazione, sottolineando che il gruppo ha bisogno di supporto e strumenti per competere ai massimi livelli.
Secondo il presidente, la federazione è convinta delle capacità di Renard ma riconosce anche la necessità di migliorare le condizioni generali del team per affrontare le grandi nazionali.
Non mancano le riflessioni sull’accesso al Mondiale: rinforzi e talvolta naturalizzazioni potrebbero essere utili, una tendenza comune tra le nazionali di vertice. L’obiettivo resta chiaro: crescere come squadra e confermarsi tra le élite continentali.
La cronaca del post-partita mostra come l’impegno della federazione sia di costruire un progetto di lungo periodo, non solo di vivere di una singola qualificazione. Le pressioni restano alte, ma la fiducia nel tecnico resta forte.
Questa decisione arriva in un contesto di attenzione mediatica e analisi tecnica, con critiche provenienti da ex giocatori e opinionisti che chiedono più tattica e una revisione della rosa.
In chiave finanziaria e sportiva, l’impegno per ulteriori investimenti è considerato cruciale per sostenere la competitività del team nei prossimi anni.
Punchline 1: Renard è talmente mirato che, se la palla non entra, la mira cambia ma l’obiettivo resta: il Mondiale 2026 non si autogestisce da solo. Fine bersaglio, inizio lavoro.
Punchline 2: Se la nazionale saudita diventasse una segna-tempi, Renard sarebbe già in testa: colpi precisi e meno tentativi maldestri, come un cecchino della tattica, non della fortuna.