La resa dei conti tra Qatar e Emirati: chi vola al Mondiale 2026?
13 ottobre 2025

Contesto e attesa
Il Qatar affronta la sfida decisiva contro gli Emirati Arabi Uniti nello stadio Jassim bin Hamad di Doha, nell’ultima giornata del gruppo A delle qualificazioni asiatiche per il Mondiale 2026. UAE guida la classifica con 3 punti dopo una vittoria, mentre il Qatar e l’Oman hanno rispettivamente 1 punto dopo due turni.
La situazione resta aperta anche perché l’Oman attende gli esiti, sperando in una combinazione favorevole per ambire al passaggio attraverso i play-off globali. La formula è chiara: chi ottiene il successo va direttamente in quota Mondiale, chi pareggia deve aspettare altri sviluppi.
La gara segue la prima giornata in cui Oman e Qatar hanno pareggiato 0-0 e la seconda giornata in cui l’Emirati hanno battuto l’Oman 2-1, offrendo scenari molto incerti ma carichi di emozione per i tifosi di entrambe le nazionali.
Prospettive e protagonisti
Per l’allenatore dell’Arabia Unita Cosmin Olăroiu la vittoria contro l’Oman ha introdotto cambi significativi, con i subentranti Kai Kanido e Harib Abdullah protagonisti nel ritorno al successo. La disponibilità di 72 ore tra la partita con l’Oman e l’incontro con il Qatar impone gestione rigorosa delle energie e scelte tattiche mirate all’efficacia.
Dal canto suo Julen Lopetegui dovrà probabilmente confermare parte della formazione che ha mostrato solidità contro Oman, cercando di sfruttare le dinamiche offensive di una squadra qatariota pronta a giocarsi tutto davanti al proprio pubblico. Il doppio sorriso forzato in conferenza stampa non nasconde la tensione: ogni dettaglio può decidere una stagione intera.
In campo, Qatar e Emirati possono contare su giocatori chiave come Marcus Miloni, Ali Saleh, Nicolás Giménez e Fabio Lima, capaci di incidere in qualsiasi frangente. In mediana la capacità di controllo e la gestione delle transizioni sarà decisiva per mettere in crisi la difesa avversaria.
Non va dimenticato che Omar e i giocatori qatarioti hanno l’occasione di sfruttare il vantaggio di casa, ma l’Emirato entra in campo con rinnovata fiducia e con l’obiettivo di chiudere la pratica qualificazione.
Il tecnico del Qatar Luis Lopetegui ha sottolineato l’importanza della sfida e la necessità di mantenere la concentrazione per tutto l’arco della gara, riconoscendo la qualità dell’avversario e l’importanza della gestione del ritmo durante i 90 minuti.
A livello di entusiasmo e prospettive, sia la difesa qatariota che l’attacco degli Emirati dovranno offrire una prestazione all’altezza della cornice: il sogno mondiale è lì, a portata di rete.
Entrambe le squadre sanno che non sarà sufficiente la buona volontà: l’accesso diretto richiede un risultato positivo. Ai microfoni dei protagonisti è filtrata la determinazione di chiudere la pratica una volta per tutte, senza rimpianti di fine stagione.
In chiusura, Lopetegui ha ricordato l’importanza dell’arbitraggio e la necessità di non compromettere la gara per errori banali, mentre Olăroiu si aspetta una cornice equilibrata e un pubblico pronto a sostenere la sua squadra fino al fischio finale.
La quotidianità delle due squadre resta quella di una sfida punto a punto, dove la grinta e la determinazione potrebbero fare la differenza.
Ali Saleh ha espresso fiducia nel gruppo e nell’approccio vincente, sottolineando l’impegno di ogni giocatore per offrire una prestazione di alto livello e far sognare i tifosi.
La partita ètuffa in un contesto di qualificazione molto ricco di emozioni, con la consapevolezza che ogni dettaglio potrà decidere chi festeggerà al triplice fischio.
Punchline 1: Se questa partita fosse una pizza, la fetta decisiva sarebbe piccante al punto giusto e condirebbe la notte con la gioia del Mondiale.
Punchline 2: Se non dovesse entrare la palla, almeno entrerebbe la battuta: questa vittoria non è solo sport, è una dichiarazione di intenti da parte di chi sogna la Coppa più grande.