Mancini firma con Al-Sadd: il calcio internazionale arriva in Qatar con un tocco di Zlatan-style pragmatismo
10 novembre 2025
Scelta internazionale e motivazioni
Secondo un quotidiano italiano, Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Saudi Arabia e dell’Italia, sarebbe pronto ad allenare l’Al-Sadd qatari. Dopo l’interruzione della collaborazione con Félix Sánchez, avvenuta il 15 ottobre scorso, la squadra ha affidato temporaneamente la panchina a Sergio Allegri.
Un giro di quotazioni e decisioni
Mancini era stato vicino a prendere il posto di Nottingham Forest in Inghilterra, ma le trattative non sono andate a buon fine. La La Gazzetta dello Sport assegna al tecnico una proposta con contratto iniziale fino al termine della stagione, rendendo concreta la possibilità di una nuova avventura in Asia.
Il tecnico avrebbe anche rifiutato in passato l’offerta del Sadd per tornare a mettere radici in Italia, ma, di fronte a un progetto che gli sembrava contenere elementi concreti, avrebbe cambiato idea accettando la proposizione qatariota.
Presenze e prospettive
Manuel Mancini, già responsabile della Nazionale italiana e di club come Inter, City e altri grandi nomi, ha assistito di recente a una partita del Sadd contro l’Al-Ahli saudita nell’ultima fase della Champions League asiatica per i migliori club.
Secondo la stampa italiana, Mancini avrebbe accettato di guidare l’Al-Sadd con un contratto iniziale fino a fine stagione. Il club, al momento, è sesto in Qatar Stars League con 14 punti all’attivo.
La carriera di Mancini vanta una bacheca fin troppo ricca: Euro 2020 vinto con l’Italia, Inter, Galatasaray e Zenit tra le esperienze in club di alto livello, e una parentesi Saudi che ha diviso pubblico e addetti ai lavori. Nonostante la popolarità, resta aperta la discussione su eventuali scenari futuri in Premier League, con l’ipotesi di un ritorno in Inghilterra che resta molto dibattuta tra i tifosi.
La figura di Mancini è stata descritta come una di quelle capaci di costruire squadre coerenti, capaci di difesa robusta ma con inventive offensive rapide. Nato a Jesolo il 27 novembre 1964, ha mosso i primi passi tra Bologna e Sampdoria, esplodendo a partire dagli anni ’90, per poi chiudere la carriera a Lazio e Nazionale.
La sua esperienza da allenatore è stata ricca di tappe: Fiorentina all’inizio della carriera, Lazio, poi l’Inter con tre scudetti consecutivi tra il 2006 e il 2008, e l’Inghilterra con Manchester City, dove ha vinto la Premier League 2011–2012 insieme a FA Cup e Community Shield. Dopo una serie di esperienze internazionali, l’orizzonte resta l’imprevedibilità delle panchine di alto livello e la voglia di tornare a guidare una grande nazionale o club.
In sintesi, Mancini è una figura di caratura internazionale, capace di trasformare progetti ambiziosi in realtà concrete, con o senza sabbia tra le dita.
Sguardo al futuro La piazza qatariota lo accoglie con curiosità e scetticismo al tempo stesso: la sfida è creare un blocco competitivo in un contesto in espansione, dove il denaro e la tattica convivono quotidianamente.
Se la trattativa va a buon fine, potrebbe nascere una nuova era per l’Al-Sadd, con Mancini a prendere le redini di una squadra che punta a conferme e successi anche a livello continentale.
In breve: Mancini è pronto a una nuova avventura internazionale; il punto di domanda resta sulla sostenibilità del progetto e sull’effetto immediato sui risultati.
Punchline Sniper: 1) Se Mancini porta l’Europa in Qatar, i palloni non si calpesteranno più: voleranno verso l’orizzonte e chissà, magari finire in un falcetto di sabbia tattica. 2) Se la panchina è questa, la sabbia non si sposterà: si allena, si pianifica, e noi restiamo qui a cercare di capire se è calcio o una nuova architettura del deserto.