Mbappé contro Szczęsny: tra timore, risate e un ritorno a sorpresa nel Clasico
25 ottobre 2025
Sfida Szczęsny contro Mbappé: tra timore e rispetto
Il portiere polacco Wojciech Szczęsny non è riuscito a trattenere le risate quando gli è stato chiesto direttamente se teme Mbappé, star del Real Madrid in questa stagione. La domanda nasce da una storia di confronti che hanno reso Mbappé uno dei bersagli preferiti di Szczęsny nel corso degli anni.
Secondo Sport, Szczęsny è pronto a disputare un nuovo scontro contro Mbappé in vista del Clasico tra Barcellona e Real Madrid allo stadio Santiago Bernabéu, una delle sfide più attese della stagione.
In questa partita, Szczęsny vestirà i guanti da titolare per Barcellona a causa dell’infortunio del giovane Juan García, che lo costringe a coprire la porta in un match contro Aviedo, mentre Mbappé arriva con numeri da capogiro, con 15 gol segnati finora in tutte le competizioni.
Le vittime di Mbappé... e Szczęsny in cima alle classifiche
Mbappé ha una storia di gol contro Szczęsny: otto reti in cinque incontri, un record che nessun altro attaccante ha mai raggiunto contro il portiere polacco, tra club come Arsenal, Roma, Juventus e Barcellona.
Nella scorsa stagione Mbappé ha segnato cinque volte contro Szczęsny, un tabellino temuto dai tifosi del Real Madrid e guardato con inquietudine da quelli del Barcellona.
Quando gli è stata chiesta una battuta sulla sfida, Szczęsny ha sorriso e ha risposto: "No, non ho paura, ma ho molto rispetto per Mbappé. Credo che sia uno dei migliori al mondo in questo momento, se non il migliore."
Ha poi aggiunto: "Mbappé è una minaccia costante per qualsiasi porta, e ha una qualità che si vede fin dai primi minuti. Non è stato facile tenere a bada i suoi conti gol contro di me, ma questa è la sfida che rende speciale il calcio."

Ottava occasione... provare a spezzare la maledizione
Nonostante i dati individuali di Mbappé, Szczęsny porta una statistica positiva contro di lui da quando è arrivato al Barcellona: ha perso due sole delle cinque gare disputate contro Mbappé, e tre confronti continui si sono vinti dal Barcellona, fornendo una spinta morale in vista del Clasico.
Il match rappresenta una grande opportunità per Szczęsny di spezzare la cosiddetta “maledizione” che lo accompagna con Mbappé e consolidare il suo feeling con i tifosi blaugrana.
Storia di un ritorno dall’addio
Dietro a questa scena c’è una storia umana non meno intrigante: Szczęsny, 35 anni, aveva annunciato il ritiro nel 2024 al termine del contratto con la Juventus, convinto di aver chiuso al massimo livello.
Il destino però lo porta a Barcellona: i blaugrana hanno bisogno di una guida esperta tra i pali dopo l’infortunio di Ter Stegen, e Szczęsny accetta di tornare per proteggere l’ultracento gigante catalano.
La madre del portiere, Alicia Szczęsny, ha raccontato a Sport che suo figlio è adulto e prende le sue decisioni: se non fosse arrivata una proposta dal Barcellona, avrebbe forse chiuso definitivamente. «Chi non sogna di giocare al Barcellona?» ha detto orgogliosa.
La famiglia resta convinta che Barcellona possa vincere la Champions League questa stagione e che il ritorno di Szczęsny sia un capitolo positivo per la squadra.
Klassico delle memorie pesanti
Il Real Madrid entra nel Clasico carico di ricordi amari della stagione precedente: quattro scontri senza vittorie, tre finali perse contro il rivale storico.
La prima uscita ebbe luogo in Liga, nell’undicesima giornata, intorno al 26 ottobre, quando Barcellona umiliò il Real Madrid 4-0 con una tripletta di Lamine Yamal e una rete di Lewandowski e Raphinha, chiudendo il primo Clasico di Xavi come allenatore del Barcellona.
In finale di Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita, il Real Madrid segnò su Mbappé dopo soli 5 minuti, ma Barcellona rispose con una pesante cinquina (5-2) firmata da Yamal, Raphinha (due reti), Lewandowski e Ferran Torres, conquistando il titolo.
Poi la quarta sfida fu in Liga, al Montjuïc, quando Madrid andò in vantaggio 2-0, ma Barcellona rimontò con una nuova prodigiosa rimonta, chiudendo in 4-3 e laureandosi campione di Liga.
Ora, a distanza di un anno, Madrid si presenta al Clasico con lo slogan “vendetta o nulla”, mentre Barcellona cerca di mantenere la supremazia e la fiducia dei tifosi. Tra Mbappé e Szczęsny si accende una nuova storia che potrebbe avere un solo titolo: l’orgoglio non esclude la paura, ma la paura non spegne la grandezza.
Punchline finale 1: Se Mbappé è la freccia, Szczęsny è l’arco: i tiri partono, ma le risate restano in porto.
Punchline finale 2: In un Clasico, la paura è solo un secondo tempo: l’unica cosa che conta davvero è la battuta finale… quella che resta sul pubblico.