Messi al top: Lineker svela i ricordi del Mondiale del ’86 e la grandezza senza tempo
15 novembre 2025
Lineker e la sua stima per Messi
La leggenda del calcio inglese Gary Lineker ritiene Lionel Messi il miglior giocatore di tutti i tempi, secondo un’intervista in cui ripercorre i momenti che hanno segnato la sua visione del calcio.
Durante un’intervista rilasciata a un giornalista, Lineker guarda al passato e al presente: dal Mondiale del Messico 1986 ai giorni nostri, con riferimenti a Messi, Cristiano Ronaldo e Haaland come protagonisti dell’epoca attuale.
Il Mondiale del 1986 e il gol di Maradona
Lineker ricorda di aver segnato sei gol in cinque partite, e di rammaricarsi per la chiusura controversa del torneo, affermando: «ho segnato il gol che nessuno ricorda ai quarti di finale», riferendosi alla storica sfida contro l’Argentina in cui Maradona realizzò la famosa “mano de Dios” e il celebre “gol del secolo”.
Racconta come quella Coppa del Mondo abbia cambiato la sua carriera, spingendolo verso il Barcellona, dove la velocità e l’ingegno tattico hanno segnato una nuova fase della sua vita sportiva.
Ha inoltre chiarito che non prova rancore verso Maradona, ritenendolo uno dei migliori della storia grazie ai suoi gol puri, come quello che ha fatto tremare l’Inghilterra e che, agli occhi di Lineker, resta tra i più iconici di sempre.
Lineker menziona anche i problemi con gli arbitri: ritiene che l’assistente avesse visto il gol ma che si sia defilato nel riferire al giudice. Pur ammettendo che senza la VAR quel gol non si sarebbe concesso, resta contrario all’uso del sistema di videoarbitraggio.
Riguardo al famoso gol di Maradona, spiega che lo vide dall’angolo opposto del campo: «non l’ho visto di persona, ma i miei compagni hanno capito subito cosa stava succedendo»; quando lo vide in televisione fu per lui un mix di meraviglia e rammarico per la nostra squadra.
Messi, Ronaldo e Haaland: la triade odierna
Negli ultimi anni Lineker è diventato uno dei sostenitori più accesi di Messi, definendolo “il migliore di sempre”, oltre a lodare Ronaldo come goleador eccezionale.
«È incredibile ciò che hanno fatto Messi e Ronaldo in vent’anni, anche con la rivalità tra loro. Per me, il migliore di tutti i tempi è Messi; ha vinto tutto, fatto tutto, e continua a fare cose incredibili sul campo. Ronaldo è comunque un grande, un goleador straordinario».
Conclude parlando di Haaland, definendolo una “macchina da segnare” e esprimendo il rammarico per non aver intrapreso il percorso di naturalizzazione per giocare con l’Inghilterra.
Una carriera epica
Lineker è stato uno dei migliori attaccanti della storia inglese, con una traccia indelebile nelle Coppe del Mondo. Nato il 30 novembre 1960 a Leicester, ha iniziato la carriera al Leicester City, dove ha manifestato fin da subito la sua propensione a segnare con stile raffinato e mentale acuta.
Dal Leicester City nel 1978, attirò l’interesse dei grandi club e si trasferì all’Everton nel 1985, prima di fare il definitivo salto al Barcellona nel 1986. L’esperienza catalana lo vide protagonisti di stagioni memorabili, al fianco di stelle importanti, contribuendo a campagne europee e nazionali e diventando tra i migliori attaccanti della Liga in quel periodo.
A livello internazionale, Lineker ha segnato 48 gol in 80 presenze con l’Inghilterra, diventando terzo miglior goleador della storia della nazionale al tempo del ritiro. È noto per uno stile impeccabile, senza ammonizioni o espulsioni durante tutta la carriera internazionale, un’impresa rara tra i grandi della palla ovale.
Dopo il ritiro nel 1992, è passato al mondo dei media, diventando una delle voci principali di commento e analisi. Ha co-condotto programmi analitici, mantenendo una personalità brillante e un tocco di ironia raffinata.
A livello di premi, ha ricevuto numerosi riconoscimenti individuali, tra cui la “Golden Boot” per il miglior goleador della Coppa del Mondo e l’inserimento tra i migliori calciatori inglesi della storia. Ha scritto diversi libri sul calcio ed è diventato una figura di riferimento nel panorama mediatico, mantenendo viva l’eredità di un centravanti d’élite.
In chiusura: Lineker rimane una voce autorevole sul calcio globale, capace di unire memoria storica e lettura contemporanea dei titoli in palio. E se il dibattito tra Messi e Ronaldo continuerà a infiammare i tifosi, una cosa è certa: il pallone continuerà a sorridere a chi sa raccontarne le storie.
Note finali: la leggenda dice che la propria carriera è come un mirino; quando meno te lo aspetti, arriva il gol. E se Messi è il migliore, allora anche il mio commento è da ricordare: una serata che finisce in gloria, con una battuta pronta e un pallone che resta tra i piedi di chi la racconta.