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Multe e disciplina: la Supercoppa egiziana tra prove di fair play e correnti turbolente

12 novembre 2025

Multe e disciplina: la Supercoppa egiziana tra prove di fair play e correnti turbolente
La finale Al Ahly contro Zamalek: multe e protocolli nel caos sportivo della Supercoppa egiziana

Contesto e decisioni disciplinari

Il comitato delle competizioni della Federazione calcistica egiziana ha ufficializzato le sanzioni verso club e giocatori partecipanti alla Supercoppa egiziana disputata in Emirati Arabi Uniti lo scorso ottobre, dopo la revisione dei rapporti di arbitri e osservatori tecnici e dirigenziali.

La manifestazione ha visto la partecipazione di Al Ahly, Zamalek, Pyramids e Ceramica Cleopatra e si è chiusa con la conquista del titolo da parte dell’Al Ahly, che ha battuto il tradizionale rivale Zamalek. La finale si è svolta sul campo di Mohammed bin Zayed ad Abu Dhabi, in un contesto sportivo acceso.

In un comunicato, la commissione ha insistito sull’applicazione rigorosa delle norme per garantire la correttezza delle competizioni e ha evidenziato che le sanzioni sono tratte dai rapporti degli ufficiali di gara e dalle osservazioni sugli episodi di pubblico.

Multe e protocolli: cosa è stato sanzionato

Multe per le tifoserie: il Zamalek è stato multato di 100.000 GNF per il linguaggio offensivo delle sue folle nella finale contro l’Al Ahly, in un clima a dir poco teso fra i due big del calcio egiziano.

Un’ulteriore sanzione di 100.000 GNF è stata inflitta al club bianco per gli insulti della tifoseria anche durante la semifinale contro il Pyramids, portando il totale delle multe della società a 200.000 GNF.

La commissione ha sottolineato che comportamenti simili in futuro potrebbero comportare sanzioni ancora più severe, ricordando che il tifo deve sostenere la squadra senza offendere avversari o arbitri.

Multe sul lato rosso della medaglia: anche Al Ahly è stato multato di 100.000 GNF a causa di insulti dei propri tifosi diretti all’avversario durante la finale, con la stessa logica di preservare l’immagine della federazione e della lega.

Secondo la nota, tutte le squadre, vincitrici o meno, sono sottoposte alle stesse regole per garantire una competizione equa e una sportività a livello nazionale e internazionale.

Individuali e protocolli di premiazione

Oltre alle multe di squadra, la commissione ha punito due tesserati per comportamenti non corretti durante la premiazione: Ahmed Mustafa, in arte Zizo, giocatore dell’Al Ahly, è stato multato di 50.000 GNF per non essersi attenuto al protocollo della cerimonia.

Juan Alvina Bezira, giocatore dello Zamalek, ha ricevuto una sanzione analoga di 50.000 GNF per motivazioni simili, con la federazione che ha ricordato la necessità di condotte rispettose durante i festeggiamenti.

La commissione ha ricordato che tutte le istruzioni sono state comunicate ai giocatori e che eventuali deviazioni saranno trattate con fermezza, per mantenere l’onore della competizione e la dignità delle cerimonie.

In parallelo, l’allenatore croato Krunoslav Yurčić del Pyramids è stato sospeso per una partita e multato di 10.000 GNF a seguito di un'esplicita contestazione al tavolo dei direttori di gara durante la partita per il terzo-quarto posto contro Ceramica Cleopatra.

La federazione ha concluso che il comportamento degli staff tecnici, soprattutto quando si trovano nella zona tecnica, è soggetto a un controllo accurato, e che abusi o comportamenti non sportivi non saranno tollerati.

Il comunicato ha inoltre ribadito l’impegno a rafforzare l’ordine e l’etica in tutte le gare interne, sottolineando che l’obiettivo non è la punizione fine a se stessa, bensì la salvaguardia dell’immagine del calcio egiziano dentro e fuori i confini nazionali.

La federazione ha lanciato un appello ai tifosi delle grandi società affinché sostengano le loro squadre in modo positivo, evitando cori offensivi o comportamenti che possano offuscare la reputazione del club o del calcio egiziano nel suo insieme.

La Supercoppa egiziana viene presentata come vetrina della sportività del calcio locale, specie con la disputa all’estero e l’interesse della comunità araba. Tutti, dirigenti, giocatori e tifosi, sono invitati a mantenere il livello di lealtà sportiva richiesto al massimo livello.

Con queste decisioni l’ente ha lanciato un messaggio chiaro: l’obiettivo è l’ordine e la responsabilità, contribuendo a mostrare a tifosi e pubblico internazionale una gestione impeccabile della storia e della tradizione calcistica egiziana.

In chiusura, la federazione ha invitato tutte le parti coinvolte a collaborare per un’immagine del calcio egiziano all’altezza delle sue ambizioni.

Punchline 1: Se le multe fossero gol, i club avrebbero già staccato il biglietto per la top ten della classifica bancaria.

Punchline 2: In fondo, la vera finale non è quella sul prato, ma quella tra bilancio e protocollo: chi segna di più è chi paga meno in tasse di reputazione.

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Quali enti hanno emesso le sanzioni?

La Commissione delle competizioni della Federazione Calcistica Egiziana.

Quali squadre hanno subito le multe più pesanti?

Lo Zamalek ha totalizzato due multe da 100.000 GNF ciascuna (semifinale e finale), per un totale di 200.000 GNF; Al Ahly ha incassato 100.000 GNF per i cori dei suoi tifosi durante la finale.

Cosa prevede la disciplina per i protagonisti individuali alla cerimonia?

Zizo e Bezira sono stati multati per violazione del protocollo di premiazione; la federazione ha sottolineato che i protocolli devono essere rispettati da giocatori e staff, in modo da preservare l’immagine della competizione.

Qual è l’obiettivo delle decisioni disciplinari?

Garantire ordine, fair play e immagine positiva del calcio egiziano sia a livello nazionale che internazionale.