Nuovi volti e vecchie abitudini: l'Italia guarda avanti contro Moldova e Norvegia
7 novembre 2025
Convocati azzurri per Moldova e Norvegia
Gattuso ha annunciato la lista di 27 giocatori convocati dall'Italia in vista delle qualificazioni al Mondiale 2026 contro Moldova (trasferta il 13 novembre) e Norvegia (San Siro, 16 novembre). Le due gare rappresentano un punto chiave della corsa mondiale e la nazionale punta a consolidare la leadership del gruppo.
Novità, rientri e assenze chiave
Tra le novità figura l’esordio in nazionale di Elia Caprile (Cagliari); rientri importanti di Alessandro Buongiorno e Samuel Ricci, e il ritorno di Gianluca Scamacca dopo l’infortunio. In porta sono confermati Donnarumma, Carnesecchi e Vicario. Chiesa e Zaniolo figurano tra le assenze di rilievo, mentre Barella è ufficialmente convocato ma non potrà scendere in campo contro Moldova per squalifica.
La convocazione è stata presentata dall’allenatore Gattuso durante una conferenza stampa, che ha sottolineato l’obiettivo di un mix tra esperienza e giovani promesse per affrontare Moldova e Norvegia. L’elenco completo comprende portieri Caprile, Carnesecchi, Donnarumma e Vicario; difensori come Bastoni, Bellanova, Buongiorno, Calafiori, Cambiaso, Di Lorenzo, Dimarco, Gabbia e Mancini; centrocampisti quali Barella, Cristante, Frattesi, Locatelli, Ricci e Tonali; e attaccanti tra cui Scamacca e altri nomi annunciati dalla rosa.
La fase di novembre porterà a verificare la maturità della squadra in due sfide importanti, in cui ogni dettaglio potrà fare la differenza in chiave Mondiale 2026.
Nota bene: il tecnico ha confermato che l’obiettivo è costruire una squadra competitiva anche in chiave futura, lavorando sull’inesauribile risorsa dei giovani talenti insieme all’esperienza dei veterani.
In chiusura, l’Italia dovrà dimostrare compattezza e efficacia offensiva nel doppio appuntamento: Moldova in casa e Norvegia in casa al San Siro, con l’urgenza di collezionare punti fondamentali per la classifica del gruppo.
Punchline 1: Se questa lista fosse una mira, sarebbe quella di un cecchino che non perde mai bersaglio, anche se il bersaglio è la porta avversaria. Punchline 2: E se il Mondiale 2026 fosse una partita di nascondino, l’Italia ha nascosto bene le sorprese; ora tocca trovarle sul campo, non sul calendario.