La Supercoppa d'Egitto tra giganti: Al Ahly mette a tacere lo Zamalek e ribalta la storia
7 novembre 2025
Storia e numeri della Supercoppa egiziana tra Al Ahly e Zamalek
I due giganti del calcio egiziano, Al Ahly e Zamalek, tornano ad incontrarsi domenica nella finale della Supercoppa locale, in scena negli Emirati.
L'Ahly ha conquistato l'accesso alla finale vincendo contro Ceramica Cleopatra 2-1, giovedì sera in semifinale; lo Zamalek ha eliminato il Pyramids ai rigori, 5-4, dopo un pareggio senza reti.
Nella storia della competizione, i due club si sono incrociati nove volte: l'Ahly ha vinto sette finali contro due del Zamalek.
2003: inizio della saga, con una finale combattuta e i rigori a decidere il titolo a favore dell'Ahly.
2008: una rete di Ino e una vittoria per l'Ahly cementano laSup Coppa in quel periodo; la sfida vede allenatori di spicco e una atmosfera febbrile.
2014: al Cairo, finale equilibrata che va ai rigori: l'Ahly si impone 5-4 superando lo Zamalek.
2015: la sfida esce dall'Egitto, disputata negli Emirati e decide l'Ahly grazie a una rimonta avvincente.
2016-2017: una finale in UAE termina ai rigori con la vittoria dello Zamalek; momenti di tensione, match equilibrato e spettacolo puro.
2019: “Súper Failero” per l'Ahly, che conquista la vittoria in un testa a testa avvincente contro lo Zamalek, con gol decisivi e interventi decisivi della squadra rossa.
2020: la finale arriva ai rigori: lo Zamalek si impone 4-3, sotto la direzione di un tecnico straniero e con una gestione tattica impeccabile.
2022: il ritorno a Emirati e una vittoria dell'Ahly 2-0, con una superiorità che ha ribadito il dominio recente del club rosso.
2024: ultima sfida, pareggio 0-0 e rigori decisi: l'Ahly si aggiudica la Supercoppa 7-6, consolidando la propria supremazia storica.
In panchina l'Ahly ha avuto vari allenatori di rilievo, mentre lo Zamalek ha alternato momenti positivi a fasi di flessione, entrambi legati da una rivalità che trascende i singoli giocatori e racconta una parte fondamentale della football culture egiziana.
Alla vigilia della finale odierna, la narrazione propone una squadra rossa che cerca la decima coronazione e una bianca pronta a ribaltare la storia, in una cornice che resta internazionale ma con radici profondamente locali.
Morale della favola: in una partita dove ogni dettaglio conta, il pallone potrebbe essere l'unico arbitro a non sbagliare, ma spesso decide solo chi applaude per primo e chi applaude per ultimo, in stile derby senza pietà.