Ronaldo sfida la leggenda del 1000° gol: una mossa astuta per il presente e il Mondiale 2026
13 novembre 2025
Ronaldo risponde al mito del 1000° gol e riflette sul presente
Cristiano Ronaldo, capitano dello Al-Nassr, ha parlato del suo futuro e della carriera internazionale prima della sfida Portogallo-Irlanda nelle qualificazioni ai Mondiali. Ha espresso fiducia nel cammino della sua nazione e ha sottolineato l’importanza di restare focalizzati sul presente, piuttosto che inseguire numeri leggendari.
Il Portogallo è atteso in Irlanda con l’obiettivo di chiudere la strada verso la Coppa del Mondo 2026, che si disputerà tra Stati Uniti, Canada e Messico. In classifica, i Lusitani guidano il girone con dieci punti; l’Irlanda è terza con quattro, a un punto dall’Ungheria seconda, mentre l’Armenia chiude con tre punti.
Una vittoria in Irlanda sancirebbe ufficialmente l’accesso al Mondiale 2026. In caso di pareggio, la qualificazione dipende anche dall’esito della sfida tra Ungheria e Armenia nella stessa giornata.
Ronaldo ha risposto con un sorriso a una domanda sulla possibilità di raggiungere il 1000° gol, definendo quella prospettiva come un “sogno” ma insistendo che la cosa fondamentale è contribuire al successo del Portogallo. Ha ribadito che il presente è ciò che conta, non la mera statistica.
Il fuoriclasse ha poi condiviso riflessioni sul proprio stile di gioco: “Il calcio odierno richiede adattamento; ciò che fa la differenza è la testa, non solo i numeri”. Ha aggiunto che la mentalità è la chiave per navigare tra condizioni fisiche, pressioni di club e impegni internazionali, rivelando una mentalità da veterano quando si tratta di restare al passo con i tempi.
Durante la conferenza, Ronaldo è stato chiaro anche sull’atteggiamento verso eventuali fischi dell’Irlanda: “Sono abituato alla pressione, se può aiutare la squadra, la affronto senza problemi”.
Una relazione in crescita
Ha elogiato la fiducia e la buona atmosfera con l’attuale tecnico Roberto Martínez, sottolineando di essere felice nel periodo attuale e di camminare in sintonia con la squadra. Ha dichiarato di credere nel potenziale della formazione per chiudere il percorso di qualificazione con ottimismo.
Ronaldo: si sente saudita
In parallelismo con la sua esperienza in Saudi Pro League, Ronaldo ha descritto un legame sempre più forte con l’Arabia Saudita, evidenziando la crescita del calcio locale e la sensazione di appartenere a questa cultura. Ha ribadito l’importanza di rendere felici i propri figli, lasciando aperta la scelta riguardo al futuro rispecchiando la sua filosofia di vita e sportiva.
Ha inoltre sottolineato come la sua esperienza in Arabia Saudita lo abbia arricchito come uomo e come atleta: “Voglio che i miei figli siano felici, che seguano la loro strada, ma prima di tutto che siano contenti”.
In chiusura, Ronaldo ha trattato la questione del ritiro: “L’addio è vicino, ma non adesso. Vorrei disputare il Mondiale 2026, che si giocherà quando avrò 41 anni. Ho dato tutto al calcio in oltre 25 anni, e anche se la fine è imminente, continuerò a dare il massimo finché ci sarà energia e passione.”
Con Roberto Martínez al timone e una squadra determinata, Ronaldo ha enfatizzato la solidità del percorso di qualificazione: “La fase finale è stata molto competitiva, ma siamo fiduciosi”.
Ronaldo e la sua visione della vita
Durante un evento promozionale in Arabia, Ronaldo ha ribadito la sua connessione con il Regno e la sua volontà di mantenere l’umiltà di chi cerca sempre di migliorarsi. Ha dichiarato che la sua ambizione non è solo segnare, ma ispirare le nuove generazioni, restando un esempio di professionalità e dedizione.
La sua prospettiva sul futuro continua a intrecciarsi con l’obiettivo di partecipare al Mondiale 2026, mantenendo la motivazione al massimo. La sua carica di attaccante leader resta un valore aggiunto per il Portogallo e per il club che lo ha accolto.
In conclusione, Ronaldo ha espresso gratitudine per la sua avventura con la nazionale e per l’esperienza in Arabia Saudita, lasciando intuire che la strada verso il Mondiale 2026 sarà accompagnata dalla sua determinazione e dalla voglia di scrivere nuove pagine della sua leggenda.
Punchline 1: Se Ronaldo arriva a 1000 gol, la rete farà la standing ovation e il pallone chiederà un autografo.
Punchline 2: Se la matematica non sbaglia, la prossima stagione sarà un puzzle di reti: Ronaldo è pronto a posizionare ogni pezzo al posto giusto.