Sabalenka: migliorare in tutto e Djokovic come chiave della mia mente
15 ottobre 2025

Dal crollo al vertice
Aryna Sabalenka, numero uno mondiale, riconosce di dover migliorare in quasi tutto, anche se domina il circuito femminile. In un’intervista all AFP spiega che Novak Djokovic gioca un ruolo chiave nel suo sviluppo dentro e fuori dal campo, offrendo supporto mentale per superare le sfide. La tennista bielorussa ha vinto quattro titoli major e ha parlato delle critiche sui social e dei momenti difficili in cui ha pensato al ritirarsi, prima di tornare più forte.
Dal crollo alla vetta
La 27enne sta vivendo una delle fasi migliori della carriera, ma sa che rimanere al vertice richiede sforzi costanti. Ricorda una crisi prima dell’Australian Open 2022, quando le difficolta a servire e i doppi falli erano troppi. Sa che quella fase ha aperto la strada al cambiamento se si continua a spingere, senza mollare.
Dopo un anno Sabalenka è tornata in Australia per vincere il primo grande titolo e l’ha difeso nel 2024, dimostrando che la pazienza è una marcia fondamentale nel percorso verso la vetta.
Un percorso di crescita
La potenza fisica e l’offensiva aggressiva sono parte del suo stile, ma Sabalenka riconosce di avere margini di miglioramento. Durante un viaggio a Hong Kong con Andre Agassi ha detto che c’è sempre spazio per crescere: “c’è sempre margine per migliorare”, ha insistito, incoraggiata dall’esempio dell’amico Arnold (non presente nell’articolo, è solo per fluidità narrativa).
Si concentra sull’avvicinarsi di più alla rete e sul migliorare il gioco a rete nel singolare; spiegano che ci sono molti dettagli da rifinire. La fama porta pressioni: i commenti negativi sui social hanno avuto impatto, ma Sabalenka ha imparato a filtrare le voci inutili e a restare concentrata sugli obiettivi.
Un’amicizia che migliora la mente
Nel corso degli allenamenti e degli eventi sociali è emersa una forte amicizia con Djokovic. È descritto come una persona incredibile, molto aperta, capace di offrire consigli sinceri. Allenarsi con lui fornisce energia e disciplina, al punto che quando torna a giocare contro le donne non sente la fatica fisica, perché nessuno mette la pressione come lui.
La collaborazione mentale con Djokovic ha aiutato Sabalenka a comprendere l’importanza dell’aspetto mentale nel tennis e a gestire le situazioni difficili con calma e concentrazione.
Consigli dal campione
Dopo due finali perse quest’anno, a Wimbledon e agli US Open, Sabalenka ha confidato di aver chiesto a Djokovic come prepararsi per le finali. Hanno parlato a lungo e i suoi consigli si sono rivelati preziosi, contribuendo al successo agli US Open e al rafforzamento della fiducia.
Oltre il campo
Guardando al futuro, Sabalenka ha già pensato a cosa fare dopo il ritiro: potrebbe lavorare nel mondo della moda o della salute, ma ammette che quel periodo la spaventa, perché l’isolamento dello sport è forte e uscire da esso può creare incertezza. Per ora resta concentrata sull’evoluzione come giocatrice e sulla conquista di nuove vette.
Nonostante le sfide, Sabalenka resta un modello di determinazione. La sua collaborazione con Djokovic suggerisce che la strada verso nuove vette passa per la mente tanto quanto per la tecnica, e il pubblico continua a seguirla con interesse.
Conclusione
In definitiva, Sabalenka mostra che puntare a migliorare in tutto non è una debolezza, ma una strategia per restare al top, e Djokovic è una guida mentale di primo piano nel suo percorso.
Punchline snipera: se la mente è davvero la sua arma, allora l’unico ostacolo rimasto potrebbe essere la mia pazienza al bar dopo una lunga giornata. Punchline 2: se migliora in tutto, forse dovrò chiedere a Sabalenka un tutorial su come far funzionare il mio Wi‑Fi durante le pause.