Sanzione doppia per Enzo Mariska per il gesto audace contro il Liverpool
15 ottobre 2025

Contesto e sanzioni ufficiali
Il calcio inglese ha reso noto che Enzo Mariska, allenatore del Chelsea, è stato sanzionato con una sospensione di una partita e una multa di 8.000 sterline, dopo aver ammesso un comportamento scorretto durante la vittoria 2-1 sul Liverpool.
Il gol decisivo al quinto minuto di recupero scatenò una festa sfrenata: Mariska corse lungo la linea di touche per celebrare con i giocatori, finendo per ricevere la seconda ammonizione ed essere espulso dall'arbitro Anthony Taylor.
In un comunicato, la FA ha spiegato che l’allenatore ha tenuto comportamenti non adeguati e/o parole e condotte offensive o degradanti durante la partita, portando all’espulsione intorno al minuto 96.
Mariska ha ammesso le accuse e accettato la sanzione.
La festa, le conseguenze e la prossima partita
Mariska salterà la prossima gara in trasferta contro il Nottingham Forest, in programma sabato.
Il Chelsea è settimo in classifica con 11 punti, a cinque lunghezze dal leader Arsenal.
Mariska non si pente
Mariska ha dichiarato di non pentirsi dell’espulsione, spiegando che le emozioni erano difficili da controllare.
Secondo il Mirror, la sanzione è arrivata dopo un festeggiamento particolarmente acceso del gol di un giovane Estêvão, che aveva già preso un primo cartellino durante la partita, provocando la sospensione per la prossima sfida.
Durante la sua partecipazione al festival sportivo di Trento, citando Gianluca Di Marzio di Sky Sport Italia, Mariska ha detto che è stato un momento di grande emozione, una stagione in corso con il Chelsea, e la loro prima vittoria in casa all’ultimo minuto.
Riguardo l’espulsione, Mariska ha aggiunto che il calcio è spesso una questione di passione e istinto; non c’è stato tempo per pensare, ma crede che la reazione fosse meritevole.
Una carriera da allenatore promettente
Mariska, originario di Ponticanò, iniziò la carriera di calciatore a Cagliari, poi si trasferì in Inghilterra nel 1998 al West Bromwich Albion, diventando uno dei primi italiani a giocare in Premier League.
Nonostante l’età, mostrò qualità tattiche e visione di gioco, attirando l’interesse di club importanti in Italia.
Nel 2000 si trasferì alla Juventus, dove trovò concorrenza con nomi come Edgar Davids e Pavel Nedvěd. Fu poi prestato a Bologna e a Piacenza per cercare minuti di gioco.
Nel 2004 arrivò alla Fiorentina, da cui passò al Sevilla nel 2005, segnando una svolta nella sua carriera.
All’Andalusia divenne una delle colonne con una fase d’oro in cui il club vinse due Copas de la UEFA (2006-2007) e una Supercoppa Europea nel 2006.
Con l’Andalusia divenne noto per gol decisivi su rigore e per la capacità di guidare la manovra dal centrocampo, consolidando la sua fama tra i tifosi.
Dopo l’esperienza in Spagna, giocò per Olympiacos, Malaga, Sampdoria e Hellas Verona, chiudendo la carriera da calciatore nel 2017.
Al ritiro, intraprese la carriera da allenatore. Lavorò nello staff del Manchester City con Pep Guardiola, poi guidò la formazione Primavera del club, prima di guidare Parma in Serie B 2021-2022 e ritornare nello staff di Guardiola come assistente.
Nell’estate 2023 guidò il Leicester City, vincendo la Championship e riportando la squadra in Premier League con uno stile offensivo, guadagnandosi l’attenzione come uno dei tecnici emergenti in Europa. Nell’estate 2024 Chelsea lo assunse per avviare un progetto basato sul possesso e sulla costruzione dal basso, con grandi aspettative per il futuro.