Tottenham in carreggiata europea: Monaco riaccende i ricordi del 2016 in una notte di Champions
21 ottobre 2025

Storia tra Monaco e Tottenham in Champions League
Il Monaco francese ospita il Tottenham Hotspur, nella terza giornata della fase a gironi della Champions League.
È una delle sfide più attese di questo turno, riunendo due squadre con filosofie diverse: Monaco in cerca di ritrovare il proprio splendore europeo dopo un lungo periodo di assenza, e Tottenham che cerca di consolidare il suo status tra i grandi del continente sotto la guida di Thomas Frank.
Ma dietro luci e nomi, le statistiche raccontano una storia diversa di questa rivalità, mostrando come le squadre siano cambiate nel tempo e cosa aspettarci da questo duello.
Storia degli incontri tra Monaco e Tottenham
Questo incontro sarà il quinto tra le due squadre nelle competizioni europee. Nei primi due incontri, Monaco non è riuscito a vincere (un pareggio e una sconfitta), ma nella stagione 2016-2017 della Champions League Monaco ha conquistato una doppia vittoria per 2-1 sull’avversario, sia all’andata sia al ritorno, in un periodo in cui giovani come Mbappé, Fabinho e Lemar brillavano.
Questi successi restano impressi nella memoria dei tifosi di Monaco, parte integrante della cavalcata fino alle semifinali di quella stagione, mentre Tottenham fu eliminato ai gironi in quell’edizione.
Storicamente, lo stadio Louis II è un ambiente difficile per le squadre inglesi: Monaco ha disputato otto partite contro club britannici in Champions League, con una sconfitta soltanto, cinque vittorie e due pareggi; l’unico k.o. è arrivato contro l’Arsenal nel marzo 2015.
Di conseguenza l’incontro Tottenham, proveniente dalla stessa metropoli, assume un significato speciale per i tifosi dell’emirato che sperano di spezzare la maledizione londinese contro i northerners questa volta.
Declino di Monaco in Europa
Nonostante questi dati, Monaco attraversa una fase di flessione a livello continentale: dal 2016-2017, quando ottenne quattro vittorie consecutive in casa in Champions League, ha raccolto solo tre successi nelle ultime 13 partite interne, accompagnate da nove sconfitte e un pareggio.
Questo calo riflette un mutamento nella rosa: i campioni della generazione d’oro se ne sono andati, sostituiti da una nuova leva che cerca ancora una identità europea definita.
Dal canto suo Tottenham ha una storia di risultati incostanti fuori casa: una sola vittoria nelle ultime sette trasferte in Champions League (due pareggi e quattro sconfitte), ma quel successo è arrivato in Francia contro il Marsiglia, 2-1 nel novembre 2022.
Questi ricordi positivi possono offrire una spinta morale agli Spurs prima di tornare in territorio francese, anche se Monaco presenta una struttura difensiva e un attacco rapidi che complicano l’impresa.
Spirito di ritorno
Nella seconda giornata della fase a gironi, Monaco ha offerto una prestazione emozionante contro Manchester City, recuperando lo svantaggio due volte per pareggiare 2-2 in casa.
È stata la prima volta, dal settembre 2016 contro il Bayer Leverkusen, che il Monaco evita la sconfitta subendo il primo gol, interrompendo una serie di nove sconfitte consecutive quando incassa la rete iniziale.
Inoltre, è successo nuovamente, dal novembre 2000 contro i Rangers, che il Monaco recuperi due volte un punteggio per chiudere sul 2-2.
Questa statistica dimostra che Monaco attuale possiede una personalità diversa, capace di lottare e reagire anche contro grandi in Europa.
Kadous… la freccia nascente. Tra i nomi di spicco di Tottenham c’è Mohammed Kudus, arrivato dall’Everest West Ham United quest’estate.
Nella sfida contro Bodø/Glimt Kudus è entrato al 30’ e ha chiuso il match con cinque dribbling riusciti, lo stesso numero di dribbling realizzati da tutti i suoi compagni durante l’incontro.
È diventato anche il giocatore subentrato più efficace in una partita di Champions League per Tottenham in termini di dribbling completati.
Un altro volto chiave è Eric Dier, difensore inglese che, dopo anni a Tottenham, affronterà la sua ex squadra con la maglia di Monaco; la sua avventura personale è tra le storie più curiose di questa sfida.
Dier ha segnato in due delle ultime tre partite di Champions League, una con il Bayern Monaco lo scorso aprile e una con Monaco in questa stagione, entrando tra i pochi inglesi a segnare in CL per due club non inglesi, accanto a Jude Bellingham con Dortmund e Real Madrid.
Per quanto riguarda Tottenham, Pedro Porro resta una pedina chiave nello sviluppo offensivo, avendo creato molte occasioni e fornito l’assist decisivo in occasione del pareggio contro Bodø/Glimt; è stato tra i giocatori con il maggior numero di occasioni create finora in questa Champions League.
Questi numeri mostrano l’importanza di Porro nello stile di gioco di Frank, basato sulla costruzione di gioco dalle fasce e sull’inserimento centrale al momento giusto.
Questa offense di Monaco e la mentalità di reazione rapida dimostrano che i mesi recenti hanno forgiato una squadra pronta a lottare contro i grandi d’Europa.
Alla fine, resta da capire se Monaco potrà confermare la sua resilienza contro Tottenham e se Spurs sapranno mantenere la loro identità europea, tra memoria e ambizione.
In chiusura, due battute per chiudere con il sorriso: la tattica è importante, ma la risata è l’unico fuoriclasse sempre disponibile. Se il pallone dovesse decidere, ricordate: la palla non sente, ma a volte fa sentire la sua voce; e se chiedete al VAR, lui risponde: “sono solo qui per rendere la serata ufficiale”.
Seconda punchline: se la partita è uno spareggio di nervi, non è colpa del pallone: è che il pubblico ha troppa memoria corta… oppure troppo lunga: dipende dal ricordo del 2016!