Yassin Mansour: l'Ahly merita la Champions League
19 ottobre 2025

Contesto e visione di Yassin Mansour
Yassin Mansour, candidato alla vicepresidenza del consiglio di amministrazione dell'Al Ahly, sostiene che il club rosso-nero meriti di giocare in Champions League, ritenendo che sia la competizione che meglio rifletta la sua posizione e la sua storia, non la competizione su scala africana.
In un'intervista televisiva, Mansour ha detto di essere tornato al club ora che ha tempo sufficiente per servire l'Ahly, spiegando: "In passato dovevo partecipare alle elezioni dell'Ahly ma non avevo tempo sufficiente; ora mio figlio maggiore gestisce alcuni dei nostri progetti, dopo che abbiamo costituito un team di gestione in tutte le aziende".
E ha aggiunto: "Mahmoud El-Khatib, presidente dell'Ahly, è una leggenda egiziana e una figura di riferimento; è stanco e ha bisogno di tempo per le visite mediche necessarie; perciò mi è stata data la possibilità di concorrere per la presidenza o per la vicepresidenza, ma ho scelto la seconda opzione perché servono da 3 a 6 mesi per conoscere tutto dentro l'Ahly; non sarebbe logico arrivare dall'estero e guidare immediatamente la società".
La campagna elettorale e governance
"Cerco di formare staff professionali all'interno dell'Ahly con pieni poteri, in modo che possano essere ritenuti responsabili entro la fine dell'anno; vorremmo studiare le ultime tendenze nelle dirigenze sportive mondiali e applicarle all'Ahly".
Mansour aggiunge: "L'Ahly è un marchio molto grande, il più grande in Africa e nel Medio Oriente, e merita di competere in Champions League o Europa League; spero che possa giocare in Europa".
"Amo l'Ahly da quando avevo quattro anni; da bambino ero ad Alessandria a seguirne le partite, e abbiamo avuto momenti difficili con la tifoseria dell'Al-Ittihad di Alessandria".
La lista di Khattab
Durante la campagna, Mahmoud El-Khatib ha annunciato la sua lista per la presidenza: Yassin Mansour come vicepresidente, Khaled Martaji come tesoriere e tra i membri oltre l'età: Tarek Qandil, Mohamed El-Ghazawi, Mohamed Al-Demati, Mohamed El-Gharhy, Ahmed Hossam Awad, Hazem Helal, Said Abd El-Hafiz; sotto i 35 anni: Rouda Hashim e Ibrahim Al-Amri.
Bilancio, investimenti e prospettive
Le elezioni si svolgeranno in due giorni: nel primo, il 30 ottobre, è richiesta la presenza del 50% + 1 degli iscritti; se non si raggiunge, il secondo giorno, il 31 ottobre, sarà necessario un ulteriore 5.000 membri.
Mahmoud El-Khatib sottolinea che calcio e investimenti restano la massima priorità e che l'Ahly continuerà a crescere grazie a una gestione professionale, non limitata a sponsorizzazioni e abbonamenti, ma guidata da una visione di sviluppo sostenibile e dall'uso efficace delle aziende del gruppo.
El-Khatib spiega che la fondazione della Al Ahly fornisce servizi sportivi nasce dall'esigenza di gestire internamente viaggi, convogli e infrastrutture, con risultati economici positivi per il bilancio del club. Inoltre, l'andamento delle attività calcistiche ha aumentato i ritorni grazie a una gestione commerciale mirata, al rafforzamento del marketing e al finanziamento, supportando la stabilità della prima squadra.
La discussione prosegue sull'ingegneria e sul ruolo delle aziende sportive del gruppo, tra cui lo sviluppo dello stadio del club come futura infrastruttura chiave. Il bilancio del club ha registrato una crescita storica: dal 2017, quando era intorno agli 800 milioni di pound, a una cifra oggi superiore agli 8,5 miliardi, grazie a una gestione orientata agli investimenti e all’espansione delle risorse. L’idea è di mantenere questa traiettoria, espandendo sedi e servizi e aumentando la spesa operativa mensile. Il motto dichiarato è investire per il futuro, per garantire la sostenibilità delle risorse per le generazioni future dell’Ahly.
Infine, El-Khatib ricorda che il club è tra i pionieri in Egitto nell’applicare uno standard salariale minimo per i dipendenti, riconoscendoli come partner fondamentali di ogni successo recente.