Camavinga tra campo e cambio di ruolo: la chiave del Mondiale potrebbe passare dal terzino
12 ottobre 2025

Ruolo in bilico e possibilità per il Mondiale
Camavinga, stella del Real Madrid, si trova a un bivio decisivo della sua carriera con la nazionale francese: il ruolo di terzino sinistro — una posizione che non gli piace — potrebbe diventare la chiave per restare nei piani per il Mondiale 2026, in un contesto di concorrenza agguerrita a centrocampo.
Secondo AS, Camavinga, che fece il suo esordio a 16 anni con il Rennes, attirò fin da subito l’attenzione: le apparizioni contro il Paris Saint-Germain lo avevano fatto emergere come possibile “erede naturale” di Pogba e Kanté.
Nonostante i titoli conquistati dal suo passaggio al Real Madrid nel 2021, non è ancora riuscito a consolidare la sua posizione da titolare né con il club né con la Francia.
Nel 2025 cerca ancora una collocazione solida in Francia, dopo aver collezionato 27 presenze internazionali non continue.
Durante la pausa internazionale di ottobre, è subentrato nei minuti finali contro l’Azerbaigian come centrocampista; cresce però il dibattito su se questo ruolo potrà offrirgli una chance al Mondiale.
Deschamps e lo staff stanno valutando un’altra opzione: schierarlo come terzino sinistro, sfruttando la sua duttilità tattica, soprattutto perché Theo Hernández e Lucas Digne non hanno garantito certezze in quel ruolo.
Nonostante Camavinga abbia dichiarato di non amare giocare in difesa, la sua polivalenza potrebbe rivelarsi una carta vincente in un torneo dove ogni dettaglio conta.
Una “ricetta ripetuta”: Ancelotti in Madrid lo ha utilizzato spesso come terzino sinistro, e Deschamps gli ha affidato lo stesso ruolo nella finale della Coppa del Mondo 2022 a Doha, contribuendo a cambiare il ritmo della partita.
Contro Madrid, però, non è riuscito a consolidare il suo spazio a centrocampo, limitato anche da infortuni ricorrenti che hanno rallentato la sua crescita. Nell’ultimo periodo ha giocato poco, rientrando contro l’Espanyol il 20 settembre, dopo una serie di problemi al quadricipite e alla caviglia.
Nonostante tutto, Deschamps lo ha richiamato durante la pausa internazionale per rinforzare il centro e potrebbe concedergli un’altra opportunità contro l’Islanda, in una sfida decisiva che potrebbe determinare il suo destino: restare centrocampista di talento o riaprire la porta al Mondiale come terzino “incompreso”.
Da rifugiato africano a stella del calcio
La storia di Camavinga è un esempio di determinazione e talento destinato a lasciare un’impronta nel calcio globale. Nato a Cabinda, Angola, da genitori della Repubblica democratica del Congo e cresciuto in Francia dopo la fuga dalla guerra, ha mostrato fin da ragazzo una passione incredibile per il pallone, avviato nell’accademia Drabo Fojer prima di trasferirsi all’Accademia di Rennes nel 2013.
A soli 16 anni fece il suo debutto con Rennes in Ligue 1, diventando il più giovane a mettere piede in prima squadra e dimostrando capacità di lettura del gioco, tecnica e rapidità di esecuzione.
Nell’estate 2021 si trasferì al Real Madrid per 31 milioni di euro, adattandosi velocemente all’ambiente “merengue” e contribuendo a conquistare titoli tra cui Champions League e Liga nei due periodi 2021-2022 e 2023-2024. La sua duttilità tattica, inclusa l’esperienza come terzino sinistro, ha aumentato il suo valore agli occhi di Ancelotti.
In nazionale scelse la Francia, debuttando nel 2020 e diventando uno dei più giovani a vestire la maglia dei Bleus. Venne celebrato con un gol meraviglioso nella prima presenza come titolare, consacrando la sua promessa tra le punte di diamante europee.
Oggi Camavinga è considerato una delle colonne del futuro sia del Real Madrid sia della Francia, grazie alla maturità precoce, all’umiltà e al temperamento competitivo. Nonostante i soli venti e qualche infortunio, le aspettative restano alte: potrebbe diventare uno tra i migliori centrocampisti del mondo nelle prossime stagioni.