De Rossi prende le redini del Genoa: una leggenda al timone in un scontro di classifica
6 novembre 2025
De Rossi prende le redini del Genoa
Il Genoa, ultimo in classifica della Serie A, ha annunciato giovedì la nomina di Daniele De Rossi, ex centrocampista della Roma e leggenda giallorossa, come nuovo allenatore al posto dello francese Patrice Vieira, esonerato per i risultati.
In un comunicato ufficiale, il Genoa non ha specificato la durata del contratto: “Il Genoa ha affidato la gestione tecnica della prima squadra a Daniele De Rossi, che ha incontrato i giocatori e guiderà l’allenamento nel pomeriggio di giovedì”.
De Rossi, 42 anni, non ha allenato alcuna squadra dal suo addio alla Roma nel settembre 2024, dove aveva giocato tra il 2002 e il 2019, prima di guidarne la panchina per alcuni mesi nel 2024.
La Roma ha deciso di salutare il campione del Mondiale 2006 dopo sole quattro giornate dall’inizio della stagione due anni fa, quando l’arrivo di José Mourinho a gennaio 2024 lo ha sostituito. I giallorossi raggiunsero la sesta posizione in Serie A e superarono i quarti di finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.
Il Genoa aveva trovato lunedì scorso la sua prima vittoria stagionale battendo il Sassuolo 2-1, chiudendo la decima giornata.
Con Vieira al timone, campione del mondo 1998 e d’Europa 2000, il Genoa aveva aperto la stagione con soli 3 punti in 9 partite (3 pareggi e 6 sconfitte).
Una guida solida
Vieira è stato uno dei centrocampisti più influenti della sua generazione, simbolo di leadership e disciplina nei grandi palcoscenici europei durante gli anni '90 e l’inizio del nuovo millennio, prima di intraprendere una carriera da allenatore che lo ha portato su due continenti.
Nato a Dakar nel 1976 e cresciuto in Francia dall’età di otto anni, ha mosso i primi passi al Cannes prima di trasferirsi al Milan nel 1995; non trovò subito spazio, ma l’occhio di Arsène Wenger lo portò all’Arsenal nel 1996, in uno dei colpi più rilevanti della storia del club.
Con l’Arsenal divenne il perno del centrocampo della formazione d’elite del periodo, guidando la squadra a tre titoli di Premier League e a quattro FA Cup, tra cui la straordinaria stagione invincibile 2003-2004.
Vieira era noto per l’equilibrio tra difesa e costruzione, accompagnato da una leadership che lo accompagnò anche in nazionale francese.
Dopo nove stagioni a Londra, passò alla Juventus nel 2005, ma fu coinvolto nello scandalo Calciopoli che colpì il club, prima di trasferirsi all’Inter e vincere tre scudetti tra il 2006 e il 2009. Chiuse la carriera al Manchester City nel 2011.
In nazionale fu parte della famosa “generazione d’oro” che vinse Mondiale 1998 e Europeo 2000; disputò oltre 100 incontri, ricoprendo per certe periodi la fascia di capitano, e ha lasciato un segno indelebile nel calcio francese.
Dopo il ritiro, Vieira intraprese la carriera dirigenziale al Manchester City, poi l’avventura americana con New York City FC (2016), dove affinò la sua filosofia di gioco basata sul possesso.
Nel 2018 tornò in Europa per allenare Nizza, chiudendo la stagione al settimo posto in Ligue 1, ma l’anno successivo le prestazioni portarono al licenziamento. Proseguì poi con Crystal Palace in Premier League nel 2021, arrivando in semifinale di FA Cup prima di essere esonerato nel marzo 2023.
Nell’estate 2023 intraprese una nuova esperienza con Strasburgo, poi BlueCo rilevò Chelsea; nel novembre 2025 è approdato al Genoa, ma i risultati negativi hanno imposto il suo allontanamento a fine ottobre 2025.
Nonostante gli alti e bassi, Vieira resta apprezzato per il suo bagaglio tattico e la calma nel gestire le pressioni, qualità che lo hanno contraddistinto fin dai suoi giorni di calciatore.
Secondo molti osservatori, Vieira rappresenta una generazione di tecnici francesi in grado di fondere l’educazione sportiva francese con un approccio offensivo, influenzato anche dall’esperienza inglese. Si prospetta che la sua prossima sfida possa essere quella decisiva per dimostrare pienamente il suo valore al timone delle grandi squadre.
Se De Rossi farà miracoli, la palla potrebbe iniziare a chiedere il permesso di entrare nel club dei fuoriclasse: l’impresa è sempre dietro l’angolo per una leggenda che torna in campo. E se la squadra dovesse inciampare, ricordate: la panchina è il posto dove i sogni vanno in risonanza, ma la realtà corre in campo.