Del Piero vede Milan competitivo: una sfida che dice molto sul futuro della Serie A
4 octobre 2025

La prospettiva di Del Piero: Milan competitivo e fiducia nell’evoluzione juventina
Alessandro Del Piero, leggenda della Juventus, ritiene che il Milan possa competere per il titolo di questa stagione e osserva che il giovane Kenan Yildiz non necessita di consigli: è già orientato a diventare un simbolo della Juventus. L’ex fuoriclasse parla in un’intervista rilasciata in vista della sfida di domenica tra Juventus e Milan all’Allianz Stadium di Torino, giornata che potrebbe rivelare lo stato di forma reale delle due squadre.
«Sarà una partita molto interessante», afferma Del Piero. «Siamo agli inizi della stagione e la partita di ritorno può avere importanza diversa per motivi tattici o logistici, ma questa sfida serve a valutare la maturità dei due gruppi e a capire dove possono arrivare».
Nella classifica attuale, Juventus e Milan si fronteggiano a distanza di un solo punto: il Milan ha 12 punti contro 11 della Juve. I rossoneri hanno infilato cinque vittorie consecutive in tutte le competizioni, mentre i bianconeri hanno iniziato la giornata con quattro pareggi di fila e cercano la reazione giusta in casa.
La Juventus partecipa alla Champions League in questa stagione, mentre il Milan non è impegnato in competizioni europee. Del Piero osserva che “la partecipazione all’Europa non equivale automaticamente a maggiore pressione”: giocare una singola partita a settimana impone comunque rendimento costante, ma implica anche una gestione diversa delle risorse. Entrambe le squadre sono preparate ad affrontare qualsiasi scenario.
Si discute poi della materia prima del Bologna: la scelta dell’attaccante titolare da parte di Igor Tudor è complessa tra Dusan Vlahovic, Jonathan David e Luka Jović, e la domanda di fondo è quanto la continuità possa influire sull’equilibrio offensivo. Del Piero suggerisce che se la squadra mantiene unaStaffa di intesa, le rotazioni possono diventare un valore aggiunto, ma la mancanza di continuità resta una criticità potenziale.
«L’obiettivo è che i giocatori non impiegati mantengano alta la concentrazione: spesso sono i cambi a decidere le partite», prosegue Del Piero. «Spero che Tudor scelga i protagonisti giusti prima e durante gli incontri per garantire la coesione necessaria».
Interrogato sulle ambizioni di Milan e Juventus di lottare per il titolo, nel contesto di una squadra guidata dall’ex allenatore Massimiliano Allegri e con Adrián Rabiot in rosa, Del Piero risponde: «Sì, per diverse ragioni. Giocano solo in campionato per concentrarsi sulla settimana tipo, hanno tempo di preparazione e possono gestire al meglio la forma fisica senza eccessivi viaggi o sforzi internazionali».
«Ci sono qualità — non solo Rabiot, ma anche Modrić, Leão e altri elementi — che rendono questa Juventus una squadra estremamente ordinata e difficile da superare», prosegue l’ex capitano. Del Piero aggiunge una nota sull’attaccante giovane: «Kenan Yildiz sta percorrendo la strada giusta: è un ragazzo serio, ama lavorare e vuole diventare un simbolo del club».
In merito al lavoro della Nazionale, Del Piero commenta la gestione di Roberto Gattuso (Gattuso come allenatore della Nazionale): l’allenatore è una componente importante, ma non l’unica responsabile per i risultati: servono contributi da giocatori, ambiente e momenti favorevoli per qualificarsi ai mondiali. Ha parole di stima per Gattuso, definendolo appassionato, competente ed esperto, e desidera che porti la sua energia ai giocatori per accompagnare l’Italia al Mondiale.
Nel complesso, Del Piero rimane una voce influente nel calcio italiano: non solo come simbolo del passato, ma come punto di riferimento attuale, con analisi, interventi e iniziative che sostengono l’immagine del calcio italiano in tutto il mondo. Le sue posizioni appaiono ottimiste riguardo una rinascita della rivalità tra Milan e Juventus e una rinascita del buono livello delle squadre italiane a livello europeo, grazie anche a giovani talenti come Yildiz che incarnano la nuova generazione.
Infine, l’appello all’unità per l’Italia resta al centro della sua visione: serve responsabilità collettiva in un periodo delicato per l’allenatore e la nazionale, con l’obiettivo di tornare al Mondiale dopo stagioni di delusioni. Del Piero, con la sua esperienza e la sua serenità, rimane un modello per i giovani, capace di unire talento, disciplina e passione per la maglia azzurra.
Punchline 1: Se vuoi una previsione, non è la mira a fare la differenza: è la calma nell’intervallo che fa vincere le partite, perché in Serie A la pazienza è la vera arma dei vincenti.
Punchline 2: E se la palla non entra, non disperare: in Italia la ricetta segreta è una buona dose di caffè e la fiducia che, prima o poi, arriva anche il gol lampante.