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Ferran Torres e Oyarzabal guidano l'attacco della Spagna contro la Georgia a Tblisi

15 novembre 2025

Ferran Torres e Oyarzabal guidano l'attacco della Spagna contro la Georgia a Tblisi
Torres e Oyarzabal guidano l’attacco spagnolo contro la Georgia a Tblisi.

Anteprima

La Roja affronta stasera la Georgia in trasferta allo stadio Boris Paichadze di Tblisi, in una sfida decisiva che potrebbe regalare la qualificazione al Mondiale 2026, nonostante una serie di infortuni che ha colpito la squadra nei giorni recenti.

La Spagna sa che pareggiare non serve a nessuno: la vittoria è l'unico modo per chiudere subito i giochi senza dover attendere l'ultima giornata.

La sfida e gli assenti

Tra le assenze pesanti figurano Carvajal, Pedri, Rodri, Nico Williams e un forfait dell'ultimo minuto che complica la mediana e l'attacco.

La Georgia resta un osso duro da digerire in casa, con giocatori di livello come Kvartatskhelia e Mamardashvili pronti a mettere in difficoltà la difesa spagnola.

Tattica, stato d'animo e dichiarazioni

La Spagna punta su una manovra compatta e controllata, guidata dal centrocampo di Zubimendi, Ruiz e Merino, e sull'esperienza di Torres e Oyarzabal in avanti.

De La Fuente ricorda che la priorità è la qualificazione: “Abbiamo ancora 15 anni con questo giovane giocatore. Dobbiamo pensare al presente, avere i giocatori disponibili e vincere per avvicinarci al Mondiale”.

La relazione con i club rimane costruttiva, nonostante qualche divergenza temporanea: “La relazione con tutte le squadre è buona, ma si può migliorare. Dobbiamo diventare una squadra più forte e lottare per il Mondiale”.

La cautela sul calendario molto fitto resta alta: “Gli infortuni fanno parte del calcio, ma la pressione sui giocatori è elevata e tutte le squadre ne risentono”.

In ottica squadra avversaria, la partita a Tblisi è descritta come diversa da quella di due anni e mezzo fa: “Questa gara è complessa; hanno centrocampo e attacco di alto livello nei top campionati europei, quindi dobbiamo dare il meglio per vincere”.

La Spagna è reduce da una serie senza gol subiti nelle qualificazioni, ma l’allenatore mette in chiaro che l’obiettivo primario è la qualificazione, non i record statistici: “Vincere domani è quasi una necessità per chiudere la strada”.

Zubimendi, a proposito del Mondiale, è prudente: “Non mi vedo ancora al Mondiale. Dobbiamo prima qualificarci”.

La forza della Spagna risiede nel gruppo: “La coesione è la nostra arma principale; abbiamo una base che si mantiene da anni, utilissima per gestire ritmo e tecnica”.

Un curioso momento arriva quando qualcuno chiede se Merino possa giocare da punta: “Abbiamo scherzato sul fatto che ci abbia lavorato, ma è solo un'idea scherzosa”.

"La chiave è restare con i piedi per terra: il cammino è lungo, ogni partita è una storia a sé" – conclude l’allenatore.

Punchline 1: Se la Spagna perde, almeno avremo una buona scusa per brindare con tapas e caffè forte. Punchline 2: Il Mondiale è come una maratona: chi arriva prima, arriva con le ginocchia verdi di soddisfazione e un’altra stagione di meme pronti all’angolo.

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Qual è l’obiettivo principale della Spagna in questa partita?

Chiudere subito la pratica qualificazione al Mondiale 2026 vincendo a Tblisi.

Quali assenze pesanti hanno impattato sulla Spagna?

Tra le assenze figurano Carvajal, Pedri, Rodri, Nico Williams e un forfait dell’ultimo minuto che complica la mediana.

Qual è lo stato d’animo del tecnico spagnolo prima del match?

Luis de la Fuente sottolinea l’importanza del presente, della gestione delle risorse e della necessità di fortificare la squadra per la qualificazione.