Ferreira lancia l’ultimatum: Zamalek nel mirino tra debiti e FIFA
15 novembre 2025
SITUAZIONE LEGALE ED ECONOMICA
Il tecnico belga Yanick Ferreira ha inviato al consiglio di amministrazione dello Zamalek una lettera ufficiale in cui avverte che potrebbe rivolgersi alla FIFA se le spettanze arretrate non saranno saldate entro una finestra temporale stretta.
Ferreira aveva accettato in precedenza di rinunciare a tre mesi di stipendio in cambio del pagamento immediato delle restanti spettanze, ma l’accordo è stato apparentemente ignorato dal club, portando Ferreira a revocare l’intesa.
La sua richiesta odierna è quindi quella di ricevere l’intero importo dovuto, senza alcuna trattenuta o sconto.
Secondo fonti vicine al club citate da kooora, l’assemblea di Zamalek ha deciso di non attuare quanto concordato inizialmente con l’allenatore belga.
PROSSIME MOSSE E CONSEGUENZE
In questo contesto di tensione economica, l’orizzonte è chiaro: senza una rapida risoluzione delle pendenze, il club potrebbe incorrere in sanzioni che includono il divieto di tesseramenti, ostacolo pesante per le ambizioni sportive.
Ferreira era stato esonerato all’inizio del mese a causa del peggioramento della prestazione della squadra e della conseguente caduta di risultati.
CONTESTI E CONTENZIOSI
Una lettura tecnica mostra che la decisione di terminare il rapporto non è stata solo una risposta alle pressioni dei tifosi, ma il frutto di un’analisi che evidenziava un netto peggioramento delle prestazioni e dei risultati.
Durante la gestione di Ferreira, il club ha perso 14 punti, cosa che avrebbe potuto collocarlo in vetta al campionato se si fossero convertite alcune partite in vittorie o se non fosse stata persa una sola gara.
La gestione degli acquisti e l’integrazione delle nuove stelle non hanno trovato la giusta continuità, con criticità anche nell’attacco e nel coordinamento tra i reparti.
La finale della Supercoppa egiziana contro l’Al Ahly, disputata ad Abu Dhabi, è stata l’ennesima conferma di una stagione turbolenta e di una situazione che richiede decisioni rapide a livello dirigenziale.
Quesiti legali imminenti La pendenza con l’ex giocatore Ferjani Sassi emerge tra le questioni da risolvere urgentemente: sanzioni e interessi legali potrebbero crescere rapidamente se non si chiude il contenzioso, con una somma iniziale di 480.000 dollari e un aumento del 5% per ogni anno di ritardo.
Oltre a Sassi, il club deve far fronte a pagamenti verso altri giocatori stranieri e ai certificati di cessioni, con rischi di turni di mercato bloccati finché non si arriverà a una definizione economica.
Gomes e lo staff Non si è riusciti a chiudere la querelle con José Gomes e il suo staff, lasciando il club esposto a ulteriori esborsi immediati di circa 160.000 dollari.
Bombole pronte Tra i contenziosi spicca una richiesta milionaria da AIK Stockholm per la cessione di Omar Faraj, e debiti collaterali verso altri club, italiani e stranieri, compresi ex tesserati e club che hanno fornito prestiti o servizi.
La prosecuzione dell’oney dei tesseramenti è frenata dalla necessità di risanare i conti e definire piani di pagamento con club e giocatori coinvolti per evitare nuove pause e sanzioni.
In chiusura, il consiglio del Zamalek è chiamato a mettere in atto una strategia finanziaria di emergenza per garantire liquidità e chiudere i contenziosi in corso, altrimenti la stagione rischia di sfuggire di mano.
Nota: in campo societario, la situazione resta tesa e la fiducia tra la dirigenza e l’allenatore è ai minimi storici. Punchline 1: Se i pagamenti avessero una fila preferenziale, il bilancio del Zamalek sarebbe già a quota Guinness. Punchline 2: Il vero pallone, questa volta, è quello contabile: gira, rimbalza, ma non entra in rete finché non arriva l’assegno.