Haaland ribalta l'Italia: imprevedibile Norvegia verso il Mondiale 2026
17 novembre 2025
Percorso verso il Mondiale 2026
Erling Haaland, attaccante della Nazionale norvegese e del Manchester City, ha detto che la qualificazione al Mondiale era l’obiettivo principale del suo paese, ed è diventata realtà dopo la larga vittoria sull’Italia a Milano, chiudendo il cammino nelle qualificazioni per il Mondiale 2026.
E Haaland ha segnato due gol nel 4-1 della Norvegia sull’Italia, a Milano, domenica scorsa, portando il suo score a 16 gol nelle qualificazioni, il doppio di chiunque altro in Europa.
Haaland ha dichiarato, in una intervista riportata da TNT: “Si tratta di entrare nelle zone dove posso segnare la maggior parte dei gol; è stato incredibilmente folle, sono fiero, e è davvero fantastico”.
Ha aggiunto: “La nostra capacità di venire qui e vincere 4-1 mostra che non si può prevedere il nostro stile”.
Ha anche detto che la qualificazione al Mondiale è l’obiettivo principale della sua carriera, e che assicurarsi la partecipazione agli Stati Uniti, al Messico e al Canada nel 2026 non è solo un traguardo personale, ma una dimostrazione dello sviluppo della Norvegia.
“Abbiamo infranto le regole e siamo diventati giocatori migliori a livello individuale; giocatori come Antonio Nusa e Oscar Bob hanno realizzato progressi concreti”, ha aggiunto.
“È importante rendere felici i nostri cuori, siamo un popolo piccolo; credo che questa sia l’inizio di qualcosa di grande e dobbiamo goderci la momentanea vittoria”.
Haaland guida la classifica marcatori delle qualificazioni europee con 16 gol, superando Kane, Depay e Arnautović, tutti fermi a 8 reti.
Con Haaland, la Norvegia ha riconquistato la partecipazione al Mondiale, previsto per l’estate 2026 negli Stati Uniti, in Messico e in Canada, in seguito a un cammino di qualificazioni impressionante.
Numeri chiave e protagonisti
La Norvegia è partita forte nel gruppo 9 insieme a Italia, Estonia, Moldavia e Israele; molti pensavano che l’Italia fosse la qualificate diretta, ma Haaland e i suoi hanno scritto una storia diversa.
La cavalcata norvegese è stata storica: otto vittorie in otto incontri, nessuna sconfitta o pareggio, e 24 punti pieni. L’Italia, invece, si è classificata seconda con 18 punti e dovrà disputare lo spareggio europeo.
L’incontro di Milano ha visto l’Italia tentare l’impresa di rimontare: un gol iniziale di Francesco Esposito all’11’ non è bastato, perché Haaland ha segnato due reti in due minuti (78’ e 79’) e StraNd Larsen ha chiuso il punteggio al minuto 90+1, regalando una vittoria indimenticabile agli ospiti.
Record e statistiche affascinanti: la Norvegia ha segnato 37 gol in 8 partite, la media è di 4,6 reti a match, ed è stata la squadra più prolifica delle qualificazioni, subendo solo 5 reti. Haaland, con 16 marcature in otto incontri, ha superato marchi di talenti europei e ha dimostrato una superiorità biblica di goleador.
Haaland, alto 194 cm, ha messo in fila 41 tiri in otto partite, 28 nello specchio e un predominio nei duelli aerei con 23 duelli vinti al 69,7%. La sua stagione è stata finora stellare, con 32 gol tra club e nazionale in questa stagione e 55 gol in 48 apparizioni con la nazionale.
Lo Special One della classifica: Haaland ha messo la propria firma in 11 partite consecutive delle qualificazioni, un bolide che ha complicato i piani dell’Italia, che aveva sperato di riscattarsi, ma ha visto l’Italia crollare 4-1 a San Siro.
Con questi risultati, l’Italia dovrà attendere la lotteria di novembre per scoprire l’avversario dello spareggio; la speranza di un ritorno tra le nazioni più prestigiose del calcio europeo resta viva, ma la strada è lunga e tortuosa.
Per l’Italia, l’ultima parola resta l’audio del telefono: l’estrazione, in programma il 20 novembre, potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase, o la conferma di una fase di transizione. Eppure, come si dice in campo: la partita può finire, ma le statistiche restano a ricordarti la punizione più severa del destino.
Nota ironica finale: se la tattica è imprevedibile, almeno Haaland è prevedibilissimo nel trovare la porta. E se non basta, l’Italia potrà sempre contare sui gol della statistica per raddrizzare la rotta — o sul prossimo Mondiale per sognare di più. Punchline 1: Se la tattica è imprevedibile, è perché Haaland è una bussola: ti indica la rete, non la direzione. Punchline 2: E se la speranza è l’ultima a morire, che sia almeno accompagnata dal caffè: che domanda fatica è questa, entrare in tattiche al beccuccio?