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Giappone spezza la maledizione: una rimonta storica contro il Brasile alimentata da decenni di lavoro

15 ottobre 2025

Giappone spezza la maledizione: una rimonta storica contro il Brasile alimentata da decenni di lavoro
Il Giappone celebra una storica vittoria contro il Brasile a Tokyo.

Una vittoria storica per il Giappone

Il tecnico Hajime Moriyasu ritiene che la vittoria 3-2 contro il Brasile sia il frutto di decenni di lavoro, una preparazione che ha portato i Samurai Blue a credere nel sogno della Coppa del Mondo.

Il secondo tempo ha ribaltato il punteggio: dal 0-2 i nipponici hanno costruito una rimonta memorabile, scrivendo una pagina storica contro una delle potenze mondiali del calcio.

Moriyasu ha elogiato la determinazione dei suoi giocatori, ricordando che coloro che hanno preceduto la squadra hanno aperto la strada affinché questo giorno diventasse realtà.

La vittoria, senza precedenti in 14 confronti con il Brasile, riflette l’impegno di un movimento calcistico che investe su giovani talenti e su una disciplina tattica sempre più solida.

Questa impresa alimenta le speranze per il Mondiale 2026 negli Stati Uniti, in Canada e nel Messico, e invita a proseguire con la stessa intensità: la strada è lunga, ma non impossibile.

Circa 45.000 tifosi hanno invaso le tribune di Tokyo per celebrare l’evento, una cornice che ha amplificato la portata storico-sociale della vittoria.

Una storia di incontri che racconta lo sviluppo del calcio tra Giappone e Brasile

La saga tra Brasile e Giappone ha radici recenti ma ben marcate. Nel 1989 a Rio de Janeiro cominciò una serie di incontri che hanno accompagnato l’evoluzione del calcio giapponese, passando per incontri nel 1990 a Saitama, e nel 1995 a Tokyo, quando i verdeoro vinsero 3-0.

Nel 2005, ai Mondiali delle Confederazioni in Germania, la Giappone riuscì a sfidare i brasiliani e a strappare un pareggio 2-2 in una delle partite più amate dai tifosi, un segnale che l’Asia stava crescendo.

Nel 2006, Brasile e Giappone si fronteggiarono nella fase a gironi del Mondiale, con la Seleção in netta supremazia (4-1). Da allora, gli incontri si sono susseguiti tra amichevoli e tornei, con la formazione verdeoro spesso avanti ma con una Giappone capace di lottare ad alti livelli.

Nel 2012 in Polonia, 2014 a Singapore e nel 2013 all’apertura della Confederations Cup, il Brasile ha vinto la maggior parte delle sfide, confermando la differenza tecnica, ma evidenziando anche i progressi di una scuola di calcio giapponese sempre più competitiva.

Nel 2022, a Tokyo, una rete di Neymar non cancellò l’impressione di un Giappone in miglioramento, capace di difese solide. Il 14 ottobre 2025, un nuovo duello a Tokyo ha scritto una nuova pagina, con il Giappone che ha spezzato la maledizione contro la Seleção.

Con l’avvio dell’era Ancelotti, il Brasile ha vissuto una fase di ricostruzione: 0-0 contro l’Ecuador, 1-0 contro il Paraguay, 5-0 contro la Corea del Sud e, recentemente, la sconfitta 2-3 contro il Giappone in una partita amichevole, che ha fornito nuove indicazioni sulla caratura delle due squadre.

Questa lunga saga continua a offrire spunti tattici, culturali e sportivi, dimostrando che, sebbene la Brasile resti una forza dominatrice, il Giappone è pronto a salire di livello e a scrivere la sua storia al fianco dei grandi del calcio.

Per chiudere con una nota leggera, ecco due battute da snipper: «Il Brasile corre per una vittoria, mentre il Giappone corre per il Mondiale: una gara di pazienza… e di tapis roulant.»

«Se il pallone fosse una carta di credito, il Giappone avrebbe già superato il Brasile: è abituato a pagare a tempo, anche quando il tempo è adverso.»

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Marco Limprevedibile

Sono Marco Limprevedibile, giornalista sportivo italiano nato nel 1994. Appassionato di pittura contemporanea, escursioni costiere e cafeologia, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Qual è stata la portata storica di questa vittoria?

È la prima vittoria del Giappone contro il Brasile in 14 incontri ufficiali e amichevoli.

Chi ha segnato i gol cruciali?

Brasile: Henrique e Martinelli; Giappone: Minamino e Oda (doppio colpo decisivo nel finale).

Quali obiettivi ha il Giappone per il Mondiale 2026?

Consolidare questa crescita e continuare a crescere come squadra capace di sfidare le grandi, puntando a una sorprendente prestazione al Mondiale USA-Canada-Messico.