Il colpo di scena in Giappone: Ancelotti traccia la rinascita del Brasile
14 ottobre 2025

Una sconfitta che insegna
Carlo Ancelotti, ct della nazionale brasiliana, ha chiesto ai suoi giocatori maggiore flessibilità mentale dopo la sorprendente sconfitta 3-2 contro il Giappone a Tokyo, la prima sconfitta della Seleção contro una squadra asiatica.
Il tecnico ha sottolineato la necessità di apprendere dagli errori che hanno permesso al Giappone di rimontare nel secondo tempo, quando il Brasile era in vantaggio di due gol.
Ancelotti, arrivato a maggio scorso dopo un avvio altalenante nelle qualificazioni, sta lavorando per costruire una squadra capace di coniugare la solidità tattica con lo spirito brasiliano.
In conferenza stampa ha dichiarato: non tutto va bene quando si perde, è normale essere dispiaciuti; non amo perdere e dobbiamo imparare da questa sconfitta, come facciamo sempre nel calcio.
Ha aggiunto che anche l errore di Fabrizio Bruno sull 1-0 ha contribuito a spezzare la concentrazione mentale, e che nel secondo tempo la squadra ha perso equilibrio.
Quando gli è stato chiesto se errori simili possano influire sulle scelte per il Mondiale, ha negato: l'attenzione è sulla reazione collettiva del gruppo.
Proseguendo, ha spiegato che gli errori individuali non influenzano quanto venga chiamato in formazione; ciò che conta è come il team risponde dopo il primo errore, che non è stato buono e ha tolto equilibrio.
La partita contro il Giappone è stata un campanello d’allarme, ma anche una tappa di apprendimento per chi guida il progetto di ricostruzione.
Prima di queste sfide, la Seleção aveva travolto la Corea del Sud a Seul con un 5-0 netto.
Progetto: costruzione di una nuova generazione. Ancelotti sta guidando un restyling profondo che enfatizza i talenti giovani, integrandoli con una base di giocatori che giocano in Europa.
Tra i giovani, Estêvão, spesso definito il nuovo Messi in Brasile, affiancherà Vinícius Júnior e Rodrygo al Real Madrid, e Bruno Guimarães a centrocampo, come pilastri della nuova era.
Il tecnico ha anche valorizzato i talenti emersi dalla scena nazionale, dimostrando di voler unire le stelle europee con i talenti locali.
Con questa nuova energia, la Seleção sogna di riconquistare il titolo mondiale dopo l’ultima vittoria nel 2002, guidata da Ronaldo, Rivaldo e Ronaldinho.
Ancelotti confida che questa generazione possa ripetere quel successo, grazie a una combinazione equilibrata di gioventù ed esperienza.
In definitiva, la Seleção mira a tornare ai vertici globali con una identità forte, flessibile e pronta a sfidare chiunque.
Punchline: se vuoi centrare il bersaglio, mantieni la mira: qui serve disciplina e una buona dose di pazienza. E ricordati, anche i migliori mirino a volte sbagliano bersaglio, ma non rientrano mai nel ridere della curva.
Punchline da sniper: come diceva un grande umorista, se la tattica è un mirino, non ti resta che affinare la mira e non l’ego. Quindi, avanti con pressing alto e humour al posto giusto.