Hazem Imam torna al vivaio dello Zamalek: una mossa che guarda al futuro del club
24 ottobre 2025
Ritorno di Hazem Imam al vivaio dello Zamalek
Il consiglio di amministrazione dello Zamalek ha deciso di riportare Hazem Imam, ex responsabile del settore giovanile, al suo ruolo originario nel vivaio, dopo una breve parentesi come membro dello staff della prima squadra guidata dall’allenatore belga Yanick Ferreira.
La decisione arriva dopo che Imam ha presentato una formale scusa per continuare nel ruolo con la prima squadra, affermando di non trovare uno spazio chiaro nel metodo di lavoro dello staff tecnico esterno.
Sospensione del ruolo.
Una fonte interna al club ha rivelato che la decisione di Imam di presentare la scusa, avvenuta circa una settimana fa, non è stata una sorpresa: il giovane tecnico aveva già visto chiaro il suo ruolo ridotto da quando si era unito allo staff.
Questo senso di esclusione è cresciuto nelle settimane recenti: Imam non partecipava regolarmente agli allenamenti per oltre un mese, rafforzando l’idea che fosse diventato un ospite d’onore, non un socio influente nelle decisioni tattiche.
La sua formale scusa conferma quanto accaduto dietro le quinte: mancanza di incisività e incarichi poco chiari affidati allo staff dell’allenatore belga.
Secondo fonti interne, la crisi nasce dalla tendenza di Ferreira a fare affidamento quasi esclusivamente sul proprio staff straniero, trascurando i suggerimenti dei tecnici egiziani, tra cui Imam.
Imam aveva tentato di offrire punti di vista tattici, basati sull’esperienza del calcio egiziano e sui giocatori dello Zamalek, ma Ferreira non li ha accolti.
Tuttavia, l’allenatore ha preferito seguire quanto deciso dal suo staff estero, lasciando Imam in una posizione difficile.
Dopo l’annuncio dell’addio di Imam, il consiglio ha deciso di non alimentare ulteriori attriti e ha optato per valorizzare il talento giovane trasferendendolo nuovamente al vivaio, dove potrà lavorare con i prospetti emergenti della squadra.
Secondo la dirigenza, lo Zamalek resta concentrato sulla stabilità tecnica sia in campionato che in Africa, mentre la relazione tra Ferreira e gli allenatori egiziani resta una questione da risolvere per mantenere l’unità del gruppo.
Lo Zamalek si prepara alla sfida africana contro Dikidaha Somali, nel ritorno del turno di Coppa della Confederazione Africana, in programma al stadio di casa. L’andata, chiusa sul 6-0, offre una opportunità per confermare l’accesso al turno successivo.
La lista dei convocati ha visto diverse assenze per infortunio o condizioni di forma: Mohammed Shatat, Mahmoud Ghada, Ahmed Rabie e Nabil Emad Donja. Anche Nasser Mansi resta out per un infortunio muscolare e viene monitorato dal reparto medico per rientrare al più presto.
All’andata, lo Zamalek ha segnato sei reti contro Dikidaha: Ahmed Sharif al 23’, João Pizera al 35’ e al 77’, Amr Nasser al 36’, Saïd El‑Jaziri al 64’ e Saif Farouk Jaafar all’83’.
Questa vittoria rende la gara di ritorno una formalità per assicurare l’accesso al turno successivo, con la maglia bianca e i portieri in viola.
Nota storica: lo Zamalek ha vinto la Coppa CAF due volte, nel 2019 e nel 2024, entrambe contro Nahda Berkan del Marocco.
Punchline finale 1: Se la tattica è estera, l’unico modo per non perdersi è portare il vivaio in primo piano: talenti che crescono, tensioni che calano.
Punchline finale 2: In Zamalek, quando la palla va dove meno te lo aspetti, è probabile che sia il vivaio a guidare il gioco.