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Jurčić esplode: rabbia in conferenza contro l’esercito ruandese prima dell’esordio africano del Pyramids

30 septembre 2025

Jurčić esplode: rabbia in conferenza contro l’esercito ruandese prima dell’esordio africano del Pyramids
Jurčić guida la sua squadra verso l’esordio africano contro l’esercito ruandese

La sfuriata di Jurčić e la sfida CAF CL

Il tecnico croato Krunoslav Jurčić, allenatore del Pyramids FC, ha sfogato una rabbia inattesa poche ore prima della partita d’esordio della difesa del titolo contro l’esercito ruandese nel cammino verso la CAF Champions League.

Il Pyramids, reduce dal titolo della CAF CL conquistato nell’ultima stagione superando i Sundowns del Sudafrica in finale, attraversa una fase cruciale con l’obiettivo di ripetersi in Africa. La campagna odierna è stata preceduta da una serie di sfide internazionali che hanno arricchito il curriculum della squadra, tra cui la partecipazione alla Coppa Intercontinentale contro Auckland City e contro l’Al-Ittihad Saudi, vincendo le due sfide e guadagnando così un posto tra le migliori d’Europa e del continente per questa stagione.

La gerarchia tecnica ha posto l’attenzione su una scelta di campo controversa: la insistita decisione di disputare la partita in Kenya su un terreno sintetico in condizioni climatiche torrido ha acceso la conferenza stampa. Jurčić ha insistito sul fatto che l’erba artificiale non sia la cornice ideale per una partita di massima importanza, sottolineando che la qualità del calcio ne risente e che l’ambiente resta ostile a chi cerca di esprimere la propria improvedamente.

Attacco al campo, non ai giocatori

Durante la conferenza, il tecnico ha chiarito che la critica è rivolta alle condizioni, non ai suoi atleti: “Non è una questione di debolezza né di sfiducia, ma di rispetto per una competizione che merita campi adeguati e condizioni adeguate.”

Jurčić ha poi rimarcato che, nonostante tutto, il Pyramids è arrivato in Ruanda con l’intento di vincere e dimostrare che è il rappresentante della squadra africana capace di imporsi ovunque, indipendentemente dalle difficoltà logistiche o dall’ambiente.

La gestione della squadra resta focalizzata sull’idea di iniziare forte, senza cedere terreno alle condizioni avverse, e mantenere vivo l’obiettivo di ripetere il trionfo continentale.

Assenze e ritorni

Il cammino verso Kigali si presenta con alcune assenze pesanti: Ramadan Sobhi e Osama Ghalal accusano infortuni, e il portiere Sherif Ikrami è indisponibile per motivi tecnici. In compenso, la società ha recuperato elementi importanti: Mahmoud Marai e Walid Al-Karti hanno ripreso la forma, offrendo alternative tattiche e in qualità di chiavi di volta nel centrocampo.

Il team ha svolto l’ultimo allenamento sul terreno di gioco designato, secondo le indicazioni dell’organo regolatore CAF, e la squadra ha definito l’abbigliamento per l’incontro: il Pyramids indosserà la maglia verde come kit secondario, mentre il portiere vestirà l’insieme arancione; l’esercito ruandese rientra in bianco e il portiere sarà giallo.

All’interno dell’assemblea tecnica hanno partecipato i vertici del gruppo: Ahmed Zahar, Mustafa Tantawi, il medico Mustafa Al-Miniri, Sheref Jamal e Atef Shadi hanno definito ruoli e logistica per la gara.

La formazione potenziale

Si prevede che Jurčić schieri la squadra con Ahmed Shennawy tra i pali, difensori Ahmed Sami, Ali Gaber, Mohammed El-Sheibi e Mohammed Hamdi; a centrocampo Blati Touré affiancherà Mohand Lashine, Walid El-Karti, con Ahmed Atta “Cat” a destra e Mahmoud El-Hafez “Zlaka” a sinistra, completando l’attacco con Feston Mayili.

Tra le alternative offensivo-pull, spiccano Mustafa Fathi, Everton Da Silva e Mustafa El-Rouf “Ziko” come opzioni per cambiare la partita in corso d’opera.

La sfida tra Pyramids e Esercito Ruandese si presenta dunque come una prova non solo sportiva, ma anche di gestione del contesto: la squadra egiziana è chiamata a dimostrare carattere, qualità tecnica e una tattica pronta a superare ogni ostacolo. L’andamento della gara sarà seguito con interesse, in attesa di capire se la tattica sarà in grado di prevalere sulle condizioni avverse e sull’ostinazione del team ruandese.

Schieramenti e staff

In campo, come detto, la formazione-addensa di Jurčić si affida all’esperienza e al dinamismo della linea mediana, supportata da una retroguardia compatta e un reparto offensivo rapido. L’allenatore ha ribadito come l’obiettivo non sia solo qualificarsi, ma vincere la competizione in questa fase della stagione.

Conclusione

Il Pyramids affronterà l’esercito ruandese con l’intenzione di far valere la propria superiorità, ma dovrà superare le difficoltà logistiche e le condizioni del terreno. L’esordio è cruciale per dare ritmo al cammino europeo e africano, un test che potrà definire l’umore della squadra per le settimane a venire.

Punchline finale: Se il campo è sintetico, la strategia resta naturale: far girare la palla come se fosse una ruota panoramica, ma con meno vertigini.

Seconda punchline: Se la tattica è un miraggio, almeno che sia in ottima forma… perché il pallone non fuma, ma fischia quando serve!

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Marco Limprevedibile

Sono Marco Limprevedibile, giornalista sportivo italiano nato nel 1994. Appassionato di pittura contemporanea, escursioni costiere e cafeologia, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Qual è stata la scintilla della rabbia di Jurčić?

La scelta di disputare la partita su un campo sintetico in condizioni di caldo torrido è stata contestata dal tecnico croato.

Quali assenze pesano per il Pyramids?

Ramadan Sobhi, Osama Galal e Sherif Ikrami sono indisponibili per infortuni o motivi tecnici, mentre Mahmoud Marai e Walid El-Karti tornano disponibili.

Qual è l’obiettivo dichiarato dal Pyramids in questa competizione?

Rifarsi il titolo africano e proseguire nel cammino fino alle fasi finali della CAF Champions League.