La botta nella cravatta: Giappone mette in crisi l orgoglio del Brasile e mette Ancelotti nell occhio del ciclone
15 ottobre 2025

Un ko storico per il Brasile
Il Giappone infligge al Brasile la prima sconfitta nella loro storia di confronti, in una vittoria storica che ha lasciato pesanti conseguenze sulla Seleção.
I titoli dei media brasiliani sono taglienti dopo la sconfitta a Tokyo, confermando che non c è spazio per errori nel percorso verso il Mondiale.
Secondo AS, Ancelotti ha chiuso la pausa internazionale di ottobre con molte convinzioni ma anche dubbi.
Nel campo la formazione titolare appare coesa e in evoluzione, mentre la panchina fatica a offrire alternative affidabili.
Il difensore Fabrício Bruno del Cruzeiro è stato uno dei bersagli principali non solo per gli errori che hanno causato il gol giapponese, ma anche perché la sconfitta ha chiuso una serie storica: la Brasile non aveva mai perso contro il Giappone.
Le lezioni sul tappeto verde
AS afferma che in campo non c è posto per la superbia, tutto si decide all incrocio tra realtà e luci.
La stampa locale ha talvolta minimizzato l incontro definendolo amichevole, ma AS ritiene che questa sconfitta possa avere ripercussioni se Ancelotti non ne tiene conto.
Le critiche hanno invaso i social, soprattutto dalle leggende della nazionale; Felipe Melo ha scritto che è tempo di convocare chi sia davvero pronto per il Mondiale.
Momento doloroso e nuove responsabilità
Nell ambito della ricostruzione Ancelotti dovrà definire diverse questioni: la difesa dove Éder Militao e Gabriel Magalhães sono considerati elementi essenziali, mentre la panchina non ha ancora trovato sostituti affidabili; Bruno resta al centro delle valutazioni.
Il difensore del Cruzeiro Fabrício Bruno ha dichiarato: «Mi dispiace, questa partita non riflette davvero le mie capacità. La mia carriera è stata piena di ostacoli. Ero lontano dalla mia zona di comfort e ho commesso un errore grave. Mi assumo la responsabilità e chiedo scusa ai tifosi. Vivo un momento doloroso, ma alzo la testa per andare avanti».
Ha aggiunto: «Il Mondiale è ancora lontano; un solo errore non definisce la mia carriera. Non voglio essere etichettato o criticato per 45 minuti o per una singola azione. Chiedo di non essere giudicato in modo ingiusto».
Bruno ha concluso: «Ho imparato la lezione: sentire dolore ma restare calmi. Userò questa situazione per migliorare nel mio club e continuare a guadagnarmi opportunità con la nazionale».
Conclude: «Dipende dall apprendimento e dal trarre beneficio dagli aspetti positivi, mantenendo la mentalità giusta e la ricerca costante di nuove opportunità, perché il Mondiale è alle porte».
Una storia di sviluppo tra Brasile e Giappone
Dagli anni ottanta si è scritta una relazione calcistica tra Brasile e Giappone. Nonostante le differenze storiche, gli incontri hanno riflesso l evoluzione del calcio asiatico, in particolare del Giappone.
La prima pagina di questa storia è del 12 luglio 1989, quando il Brasile ospita il Giappone a Rio de Janeiro e vince 1-0. È l inizio di una lunga serie di incontri che si susseguiranno negli anni.
Nel 1990 le due squadre si ritrovano a Saitama e ancora una volta il Brasile si impone; nel 1995 a Tokyo gli ospiti vincono 3-0 guidati da Romário.
Il vero cambio di dinamica arriva all inizio del millennio: nella Confederations Cup 2005 in Germania, il Giappone offre una delle migliori prestazioni e impone un 2-2 che sfiora l impresa storica.
Nel Mondiale 2006, Brasile e Giappone si affrontano nei gruppi: Brasile 4-1, Ronaldo segna una doppietta e diventa top scorer del torneo.
Nei successivi incontri le vittorie si susseguono: 4-0 in Polonia nel 2012, 4-0 a Singapore nel 2014, e nel 2013 Brasile batte il Giappone 3-0 all apertura della Confederations Cup. Il divario tecnico resta ampio ma l evoluzione giapponese è evidente.
Nell giugno 2022 si torna a Tokyo: Brasile 1-0 grazie a Neymar su rigore; la solidità difensiva giapponese migliora, ma non basta a segnare la prima vittoria storica.