La Francia sorprende in lista: Kanté torna in campo per le qualificazioni Mondiali 2026
6 novembre 2025
Convocazione della Francia: Kanté torna tra i convocati
L’allenatore della Francia, Didier Deschamps, ha annunciato oggi la lista dei giocatori chiamati al raduno di novembre. La squadra francese affronterà l’Ucraina in casa e chiuderà con una trasferta in Azerbaigian, due impegni chiave nel percorso di qualificazione al Mondiale 2026 che si giocherà negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
La Francia, campione del mondo in due occasioni (1998 e 2018), è chiamata a vincere contro l’Ucraina per consolidare la propria posizione e provare a chiudere la pratica qualificazione senza dover ricorrere a giri di boa complessi.
Nella lista spicca il ritorno di N’Golo Kanté, al centro del campo della Saudi Al-Ittihad, per la prima volta dall’ultimo raduno del novembre 2024. Accanto a lui tornano Randall Kolo Muani (Juventus) e Rayan Cherki (Manchester City) dopo periodi di infortunio o di forma non al top. Deschamps ha spiegato che Kanté torna non per essere una presenza in lista, ma per avere un ruolo preciso all’interno della squadra e poter dare contributo tecnico al gruppo.
Deschamps ha ribadito che Kanté deve mantenere la posizione conquistata: è un veterano con esperienza, e quando viene convocato serve a dare una funzione concreta nel reparto mediano, non solo a occupare spazio.
Il tecnico ha aggiunto che lui e lo staff monitorano Kanté costantemente e che è sempre una fonte di piacere vederlo con la maglia della Francia. Tuttavia, scorte pesanti restano fuori per infortuni vari: Aurélien Chouaméni (Real Madrid), Adrien Rabiot (Milan), Ousmane Dembélé e Désiré Dodi (PSG) non prenderanno parte al raduno di novembre.
La Francia ha ufficializzato una rosa di 24 giocatori per le sfide contro Ucraina e Azerbaijan. Tra i portieri Lucas Chevalier (PSG), Mike Maignan (Milan) e Brice Samba (Rennes); difensori come Lucas Digne (Aston Villa), Malo Gusto (Chelsea), Lucas Hernández (PSG), Theo Hernández (Al-Hilal), Ibrahim Konaté (Liverpool), Jules Koundé (Barcellona), William Saliba (Arsenal) e Dayot Upamecano (Bayern). A centrocampo: Eduardo Camavinga (Real Madrid), Kanté (Al-Ittihad), Manu Koni (Roma), Michael Olise (Bayern) e Warren Zaire-Emery (PSG). In attacco: Magnus Akliouch (Monaco), Bradley Barcola (PSG), Rayan Cherki (Manchester City), Hugo Ekitike (Liverpool), Randall Kolo Muani (Juventus), Jean-Phillipe Mateta (Crystal Palace), Kylian Mbappé (PSG) e Christopher Nkunku (Milan).
Qualificazioni Mondiali 2026 – Gruppo Francia
La Francia guida il Gruppo IV con 10 punti: vittorie su Ucraina (2-0), Islanda (2-1), Azerbaigian (3-0) e un pareggio contro l’Islanda (2-2). L’Ucraina segue a 7 punti, Islanda è terza con 4, mentre l’Azerbaigian è fanalino di coda con un solo punto. Il calendario propone due match decisivi: contro l’Ucraina al Parc des Princes e, in trasferta, contro l’Azerbaigian il 13 e il 16 novembre. L’Ucraina resta la minaccia principale, pronta a sfruttare ogni piccolo errore della Francia.
Deschamps ha ricordato i successi della Francia a livello internazionale e le prove offerte negli anni: europea 2016, Mondiale 2018, Nations League 2021 e la recente medaglia di bronzo. Il bilancio storico del paese nei Mondiali è noto: due finali vinte, due argenti e due bronzi, con un totale di 73 incontri disputati e 136 gol segnati. Nonostante alcune reti finora a referto non siano inclusive, la Francia rappresenta una delle potenze tradizionali del calcio mondiale.
Con due turni ancora da disputare, la Francia guarda con fiducia al pass diretto e prova a gestire assenze pesanti e una concorrenza agguerrita, soprattutto dall’Ucraina, decisa a scalare la vetta della classifica. Deschamps, al di là delle pressioni, ha sottolineato come la squadra possa ancora migliorare tatticamente e fisicamente in vista dei prossimi impegni.
La cronaca storica rimane vivace: Deschamps ha guidato i Bleus a una finale europea nel 2016, a un titolo mondiale nel 2018, a una Nations League nel 2021 e a una medaglia di bronzo nell’ultima edizione; la memoria collettiva resta impastata di successi e di sfide, come spesso accade nel calcio di alto livello.
In definitiva, la Francia resta tra le principali candidate al Mondiale 2026, non soltanto per talento e qualità, ma anche per la profondità della rosa e la capacità di adattarsi agli avversari nel cammino verso una qualificazione che potrebbe essere diretta, senza calcoli complicati. Le prossime partite potrebbero confermare o ribaltare le gerarchie, a seconda delle condizioni fisiche e della forma dei singoli assenti e presenti.
Se Kanté torna al centrocampo, la Francia avrà un motore in più, e il pallone potrebbe pensare due volte prima di mettere pressione. E se la squadra dovesse conquistare la qualificazione direttamente, la stampa avrà l’occasione di celebrare la profondità e la gestione della risorsa umana in tempi di crisi.
Punchline: se Kanté è in campo, la palla sa già chi deve marcare—lei stessa va a prenderlo. Punchline 2: e se la Francia passa, la vera domanda sarà: chi ha trovato il tempo perver un calendario così bene allineato?