Lezione dal passato: Xavi ammette gli errori dell'ultima stagione al Barcellona
13 novembre 2025
Confessione e una lezione per il futuro
Ha dichiarato l allenatore spagnolo Xavi Hernández, ex tecnico del Barcellona, ammettendo di aver commesso errori gravi nell ultima stagione che hanno portato a un calo delle prestazioni e dei risultati.
Durante una conferenza all ESIC di Barcellona sul tema della leadership, Xavi ha spiegato che aveva abbassato i livelli di richiesta; i giocatori non avevano lo stesso atteggiamento, né lo stesso rispetto né lo stesso impegno. Gli standard erano scesi gradualmente e si era arrivati a una stagione senza titoli; la consapevolezza è arrivata troppo tardi.
Una carriera da leggenda e un insegnamento di leadership
Ha aggiunto di aver imparato una dura lezione personale: con il tempo ha capito cosa era successo e si è chiesto cosa sarebbe potuto andare diversamente, riconoscendo di dover essere più autocritico.
D altra parte ha ricordato l inizio della sua avventura come allenatore al Barcellona, sostenendo di aver riportato standard elevati e di aver riacceso l attaccamento dei giocatori: all inizio i requisiti erano molto alti; la squadra era in declino, ma in un anno è tornata in vetta vincendo la Liga e la Supercoppa di Spagna.
Nella stagione 2022-2023 ha guidato Barcellona a vincere La Liga e la Supercoppa, ma la stagione successiva è stata meno brillante e ha portato all addio, attribuendo la chiusura a una riduzione degli standard.
Una leggenda del calcio e l eredità del tiki-taka
Xavi Hernández è considerato una delle colonne portanti del calcio spagnolo e mondiale, uno dei protagonisti che hanno modellato la filosofia del Barcellona chiamata tiki-taka.
Nato il 25 gennaio 1980 a Terrassa, è cresciuto nell accademia La Masia entrando all età di 11 anni. Esordì in prima squadra nel 1998 sotto la guida di Louis van Gaal e divenne presto il cuore del centrocampo grazie al suo acuto senso tattico e alla precisione nei passaggi.
Con Barcellona fino al 2015, ha disputato oltre 750 partite ufficiali e vinto 25 titoli, tra cui 8 campionati spagnoli, 4 Champions League (2006, 2009, 2011, 2015), 3 Coppe del Re e 6 Supercoppe, oltre a Mondiali per club e Supercoppe europee. Insieme a Iniesta e Busquets formò un trio di centrocampo tra i migliori di sempre, cuore del Barcellona durante l era Guardiola e del tiki-taka.
A livello internazionale, ha collezionato 133 presenze con la Spagna, guidando la generazione dorata a Euro 2008, Mondiale 2010 ed Euro 2012. È stato premiato come miglior giocatore di Euro 2008 e incluso più volte nell FIFPro XI.
Dopo aver lasciato Barcellona nel 2015, ha giocato per l Al-Sadd del Qatar, dove ha concluso la carriera da giocatore e ha avviato quella da allenatore, vincendo la Qatar Stars League 2020-2021, la Coppa dell Ammiraglio e la Coppa del Qatar, aprendo una nuova pagina di successo locale e suscitando l interesse del Barcellona.
Nel novembre 2021 è tornato come allenatore del Barcellona. Nella stagione 2022-2023 ha riportato stabilità tecnica e ha conquistato La Liga e la Supercoppa d España, ridando slancio al club. Tuttavia la stagione successiva ha mostrato segnali di declino, portando al suo addio e all arrivo del tecnico tedesco Hans Flick.
Storicamente considerato tra i migliori centrocampisti di sempre, Xavi ha influenzato profondamente il concetto di gioco di squadra e la filosofia del Barcellona. Il suo lascito è tangibile sia come giocatore che come allenatore, offrendo una lezione di leadership che va oltre i titoli.
Ma sul serio, se vuoi una frase motivante, ricorda: la palla non va dove vuoi tu, ma dove la passi. E se sbagli passaggio, almeno sorridi: la curva di livello è sempre verde sul prato del Camp Nou.
Seconda punchline: se la leadership fosse una maglia, Xavi non l avrebbe mai sporcata, la pulisci, la indossi e la fai brillare. E se qualcuno ti chiede l allenatore preferito, rispondi: il maestro è chi fa giocare gli altri a togliere i guanti dal pallone.