Marocco in cerca di un record mondiale contro il Bahrain: tra Record e Coppa d’Africa
8 ottobre 2025

Anteprima di una serata da record
Il Marocco, guidato dall’allenatore Walid Regragui, punta a un traguardo storico: superare la serie di vittorie consecutive detenuta dalla Spagna nel 2009, interrotta durante la Confederations Cup in Sud Africa per mano degli Stati Uniti. La nazionale marocchina è a un passo dal pareggio o dal sorpasso di quel record e mira all’impresa contro il Bahrain in amichevole giovedì sera allo stadio Moulay Abdallah di Rabat.
La sfida contro il Bahrain rappresenta un’opportunità significativa per avvicinarsi all’obiettivo, in una cornice che mostra la popolarità crescente della squadra dopo gli ultimi successi sotto la guida di Rekraki. Il ko di quel periodo non è la guida, ma la memoria che alimenta la voglia di migliorarsi.
Obiettivo storico e prossimi impegni
Il Marocco è ora a sette vittorie consecutive nelle qualificazioni al Mondiale 2026, con 21 gol segnati e due subiti. Tutto il lavoro di Rekragi si è visto dall’esordio al Mondiale di Doha: 38 partite, 27 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte.
Il tecnico ha mostrato una certa ambizione storica: è stato il primo allenatore africano a vincere quattro partite in una singola edizione iridata, e il primo allenatore arabo a battere il Brasile in una amichevole a Tangier. Tuttavia, non si lascia incantare dai numeri: “Non guardo i numeri come qualcosa di personale; li uso per costruire una mentalità di vittoria”.
Altrettanto chiaro è il messaggio di fondo: “Questi numeri non appartengono a me, ma al popolo marocchino; se vinciamo, sarà scritto come successo del Marocco, non di una persona.” Una folla di oltre 66.000 tifosi attende la squadra a Rabat, testimoniando la popolarità crescente della nazionale.
La visione di lungo periodo e l’attesa pubblico
La squadra punta a chiudere le qualificazioni con il massimo punteggio e a proseguire una tradizione di successi che potrebbe aprire la strada verso la Coppa delle Nazioni Africane. Il turno contro il Congo, in programma martedì, chiuderà il percorso di qualificazione in attesa di ulteriori traguardi.
Ragionando sui numeri, Rekragi è convinto che gli obiettivi sportivi vadano oltre l’orgoglio personale, consolidando una fase storica della nascita di una nuova era del calcio marocchino.
La campagna è raccontata in chiave storica: “L’obiettivo è la CAN – e se arriviamo lì, sarà un domino di soddisfazioni per l’intera nazione.”
La squadra è stata sostenuta da una tifoseria appassionata, con oltre 66.000 biglietti venduti per la sfida contro il Bahrain e la cornice di Rabat che ricorda quanto lungimirante sia il progetto di Rekragi.
Il Marocco resta l’unico team africano che potrebbe chiudere le qualificazioni mondiali a punteggio pieno, dopo il 6-0 rifilato al Congo all’andata. Attualmente, la squadra ha sette vittorie consecutive, 21 gol segnati e soli due subiti, mentre Rekragi guida la squadra con una media impressionante di 27 vittorie, 7 pareggi e 4 ko in 38 partite al timone.
Fin dalle sue prime uscite, Rekragi ha dimostrato di saper trasformare la potenza in realtà concreta: è stato il primo allenatore africano a vincere quattro partite in una sola edizione del Mondiale e il primo tecnico arabo a battere il Brasile in un’amichevole a Tangier. “Gli stessi numeri si trasformano in una mentalità vincente”: è il mantra che accompagna ogni allenamento.
Con questa mentalità, il Marocco guarda al futuro con la CAN nel mirino e la speranza di restare una presenza costante tra le grandi del continente. È una storia che, se dovesse proseguire, potrebbe scrivere una pagina memorabile di calcio africano.
Il giorno successivo, Rekragi ha ribadito che ciò che conta è il gruppo e non gli individui: “Dopo la partita, se vinciamo, i record non saranno miei ma del Marocco.”
Humor finale: se i record si comprano, che diritti di importazione hanno? Forse dovremmo chiedere a Guinness una carta di credito per la prossima vittoria. Punchline a parte, che la CAN sia la vera meta, perché alla fine è lì che si scrive la leggenda.