L'Egitto vola al Mondiale 2026: una svolta storica per le nazioni arabe
8 ottobre 2025

La qualificazione dell'Egitto al Mondiale 2026
L'Egitto ha conquistato la qualificazione al Mondiale 2026, in programma negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, segnando una tappa storica per le nazioni arabe. Con questa vittoria, l'Egitto porta a quattro il numero di Paesi arabi qualificati finora (la Giordania dall'Asia e il Marocco e la Tunisia dall'Africa). Potrebbero aprirsi altre porte, poiché Qatar, Oman e Emirati Arabi Uniti restano in corsa nei playoff AFC per un ulteriore posto, con l'eventualità di arrivare a sette rappresentanti arabi nel Mondiale 2026.
Questo sorpasso aggiunge dinamismo al quadro delle qualificazioni: l'Arabia Saudita e l'Arabia e la regione asiatica restano in gioco per i posti rimanenti, mentre l'Africa continua a offrire nomi storici. L'obiettivo è aumentare la presenza araba nel torneo, sportivo e mediatico, con l'ultima parola che spetta ai prossimi incontri di playoff.
La corsa all'intercontinentale resta aperta: in totale, i continenti hanno ancora margini di manovra per consolidare o ampliare la presenza araba nel Mondiale 2026, con l'eventualità di fino a otto otto squadre ufficialmente qualificate dall'area araba. L'Egitto, nel frattempo, resta concentrato sul cammino da fare per consolidare la propria posizione di qualificata.
La storia recente aggiunge che l'Egitto è ora la diciannovesima squadra ad assicurarsi il posto tra i grandi del mondo, in un contesto dove Canada, Messico e USA hanno già ottenuto l'accesso diretto. In Asia, Australia, Iran, Uzbekistan e Giordania hanno preso parte agli spareggi e agli accerchiamenti che potrebbero modificare il quadro playoff; in Africa, Maroc e Tunisia si sono già assicurate i posti diretti, mentre l'Algeria resta in corsa con tre vie possibili per rientrare nel lotto delle qualificate. L'evoluzione resta aperta anche per l'ultimo slot africano e per i possibili scenari di spareggio intercontinentale.
Intanto, il Mondiale 2026 sembra essere destinato a riflettere una nuova geografia del potere calcistico arabo, con la possibilità di un numero record di partecipanti. Il futuro è incerto, ma le probabilità sembrano essere tutte pro-Arabi al momento.
In sintesi, l'Egitto ha fissato un punto di svolta: non solo un risultato sportivo, ma una tendenza che potrebbe ridefinire la partecipazione araba al massimo evento calcistico globale. E se la matematica dovesse favorire ulteriori combinazioni di playoff, potremmo assistere a un Mondiale 2026 ancora più ricco di presenze arabe di quanto non si aspettasse all'inizio della stagione.
Per chi ama i numeri, la situazione resta incerta ma promettente: l'ipotetico bottino potrebbe diventare sette, se tutte le pedine si muoveranno nel modo giusto. E nel frattempo, l'Egitto guarda avanti con fiducia, pronto a scrivere un nuovo capitolo di storia del calcio arabo.
Una battuta leggera per chiudere: se il Mondiale iniziasse davvero a casa di Gibuti, potremmo dire che è stato un giro di boa… al contrario.
Un'altra osservazione: se la qualificazione fosse una ricetta, questa sarebbe una combinazione di pazienza, tattica, e Salah che decide di fare talk show dai 14 ai 84 minuti: 2 gol da fuoriclasse, 3 punti per la squadra, e una statistica che fa sorridere gli ottimisti.