Ronaldo tra critica, premi e una danza verso il Mondiale 2026: la leggenda non ferma il tempo
8 ottobre 2025

Tra il fragore degli inni e il ticchettio del tempo, la leggenda portoghese Cristiano Ronaldo si trova a un bivio che non ha precedenti nella sua carriera.
A 40 anni, l'asso non rallenta: guarda al futuro con la curiosità di chi sa di poter scrivere altre pagine d’oro, mentre il tema privato gli ricorda che alcune scelte richiedono ascolto.
Questo intreccio tra pressioni mediatiche e passione inestinguibile rende la storia di Ronaldo più affascinante di una finale.
Le critiche di fronte
Nonostante una carriera da record, Ronaldo non è immune alle frecce dei media e dei tifosi pronti a invocare l’addio quando i numeri non brillano.
In diverse occasioni la discussione è diventata pubblica: cali di rendimento in partite chiave, momenti di frustrazione in campo; la domanda è se l’eredità possa restare intatta con un ulteriore extra.
Ma come sempre, la risposta arriva sul campo: gol e prestazioni culminano con la stessa passione di sempre, dimostrando che l’età è solo un dettaglio statistico.
Lui resta determinato a dimostrare valore sia con la maglia del club che con la nazionale portoghese.
Un nuovo premio
Poco fa ha ritirato una nuova onorificenza, la Glob Prestige, attribuita dall’ente calcistico del Portogallo durante la pausa internazionale.
Con la selezione lusitana pronta a sfidare Irlanda e Ungheria nelle qualificazioni europee per il Mondiale 2026, Ronaldo si concede l’occasione di ricevere riconoscimenti e dimostrare che la freschezza non è mai latita.
La Glob Prestige è una tappa simbolica: riconosce icone del calcio in Portogallo ed è la prima volta che Ronaldo la riceve.
Lui ha commentato che, pur avendo molte coppe in casa, questa arriva con una valenza speciale, testimoniando che la sua carriera non è una fine, ma un capitolo in continuo sviluppo.
La danza finale
Ronaldo non interpreta la sua carriera come una sosta, ma come un cammino verso trionfi ancora più grandi.
Gli obiettivi domestici sono chiari: guidare Al Nassr alla conquista del campionato saudita, alzare trofei nazionali e puntare a una nuova grande corsa europea.
In parallelo, l’ambizione internazionale resta viva: la strada è lunga, ma la voglia di superare ostacoli e superare i record è una costante.
L’attore principale continua a crederci e a dimostrare che la fiamma non si spegne, anzi si rinnova con ogni allenamento.
La prossima sfida? Il Mondiale 2026.
E se questa danza fosse davvero l’ultima, rimarrebbe la sensazione di aver dato tutto, con risposta a ogni domanda sul tempo.
Così Ronaldo chiude un’era di grandezza, non perché non possa più giocare, ma perché continua a dimostrare che talento, disciplina e una sana dose di ironia sono la migliore combinazione.