Missione Mondiale USA: Pulisic guida una nuova era contro Ecuador e Australia
3 octobre 2025

Convocati USA: Pulisic guida una nazionale in preparazione al Mondiale 2026
La stella del Milan Christian Pulisic e Weston McKennie, centrocampista della Juventus, guidano la lista della nazionale americana convocata per due amichevoli questo mese, parte di una lunga serie di sei match preparatori al Mondiale 2026.
Gli Stati Uniti, che ospiteranno la Coppa del Mondo nel 2026 insieme a Canada e Messico, hanno disputato a settembre incontri contro Corea del Sud e Giappone: una sconfitta 0-2 in apertura e una vittoria 2-0 nel secondo incontro.
Sotto la guida dell’allenatore argentino Mauricio Pochettino, le prossime due sfide di preparazione vedranno gli USA ospitare Ecuador l’11 ottobre e l’Australia il 15 ottobre, prima di affrontare Paraguay e Uruguay in casa a novembre.
Non ha giocato in nazionale Weston McKennie da marzo, dopo la scelta di convocare una rosa meno esperta da parte di Pochettino.
Tra i volti riconfermati figurano i giocatori considerati tra i pilastri del gruppo: il difensore di Fulham Anthony Robinson, il difensore Cameron Carter-Vickers del Celtic e il centrocampista Tanner Tessmann del Lyon, senza dimenticare una rosa ricca di talento.
E Christian Pulisic arriva al raduno al massimo della forma, avendo segnato sei gol in sette partite tra Milan e club.
In passato Pochettino aveva avuto uno scontro con Pulisic per la mancata partecipazione alla Gold Cup dopo una stagione estremamente intensa, ma venerdì ha dichiarato ai giornalisti che Pulisic è “il giocatore più importante attualmente” per la Nazionale.
Il tecnico ex Tottenham e Chelsea ha sottolineato che tutti i giocatori dovranno dimostrare di meritare un posto in lista per il Mondiale, ricordando che nessuno ha una posizione garantita.
“Non è sufficiente avere un grande nome o una buona prestazione passata per assicurarsi un posto in Coppa del Mondo”, ha detto Pochettino, aggiungendo che è necessario cambiare cultura, visione e approccio.
La nazionale USA sta costruendo una posizione di rilievo nel calcio mondiale grazie a un percorso ascendente che ha radici nel passato e una presenza costante nei tornei internazionali, con l’obiettivo di consolidare la crescita in vista del 2026.
Dal debutto nel Mondiale del 1930 in Uruguay, l’America ha vissuto alti e bassi, ma dal 1990 è rimasta costante nelle competizioni mondiali, con momenti memorabili come la corsa ai quarti nel 2002 in Corea e Giappone, guidata da stelle come Clint Dempsey, Landon Donovan e Tim Howard, fino all’attuale generazione guidata da giovani come Pulisic, McKennie, Gio Reyna e Timothy Weah.
Con USA, Canada e Messico co‑ospitanti del Mondiale 2026, la crescita del calcio americano è alimentata da infrastrutture moderne e investimenti nelle accademie, elementi che sostengono una crescita continua. Tuttavia restano sfide importanti, tra mancanza di esperienza rispetto ai grandi nazionali europei e sudamericani e la pressione di un Mondiale giocato in casa.
Il percorso di Pochettino come allenatore è lungo e vario: dall’Espanyol (2009‑2012), al Southampton (2013‑2014), al Tottenham (2014‑2021), al Paris Saint‑Germain (2021‑2022) e al Chelsea (2023), con una filosofia di gioco e una gestione della rosa che stanno caratterizzando la nuova fase dell’“American Project”.
In chiusura, gli Stati Uniti mostrano segnali concreti di crescita e ottimismo in vista del Mondiale 2026. Se l’entusiasmo resta alto, contano anche la stabilità tattica, la gestione delle risorse e l’equilibrio tra esperienze internazionali e nuove promesse.
PUNCHLINE: Se la convocazione è una missione, Pulisic è lo sniper: colpisce la rete prima che l’avversario chiuda la porta.
PUNCHLINE 2: E se qualcuno crede di avere già il posto in squadra, ricordi: qui la meritocrazia si applica sul campo, non sul testo della lista. La palla non mente, e nemmeno i tifosi.