Quando Jaissle incontra Rui Pedro: la rivoluzione silenziosa dell’Al Ahli e il enigma Ivan Toney
13 novembre 2025
Dichiarazioni chiave e filosofia condivisa
Il portoghese Rui Pedro, direttore sportivo dell’Al Ahli Saudi, ha presentato una panoramica di dossier importanti e delicati legati alla prima squadra della società.
In occasione di una conferenza stampa, ha rimarcato una forte intesa con l’allenatore tedesco Matias Jaissle, sottolineando legami e obiettivi comuni tra i rispettivi staff.
«È un onore essere qui oggi, e sono entusiasta di condividere ogni dettaglio: i tifosi e la stampa meritano chiarezza, non esistono limiti alle domande» ha dichiarato.
«Non mi piace soffermarmi sul lavoro svolto prima del mio arrivo, ma c’è piena sintonia tra lo staff tecnico e la dirigenza; siamo allineati sugli obiettivi. Abbiamo già centrato l’obiettivo della Supercoppa prima del mio arrivo e ringrazio il consiglio esecutivo».
«La filosofia è chiara: unificare lo stile di gioco dalle categorie giovanili alla prima squadra, con analisi delle prestazioni affidate agli analisti per guidare le scelte dei giocatori».
Ha aggiunto: «quando sono arrivato non ho incontrato Jaissle, ma siamo in accordo totale e condividiamo obiettivi e passi del progetto».
«Ho esperienza anche con un allenatore tedesco a Benfica; siamo entrambi formati dalla stessa scuola, quindi la comunicazione è fluida e le parti cooperano su tutti i temi».
«Alcuni concetti si perdono in una traduzione dall’inglese, ma fin dal primo giorno tutte le richieste sono state accolte; le decisioni sono prese in dialogo con Osama Hossawi e lo staff tecnico, mai da una persona sola».
Difesa del reparto medico e futuro di Ivan Toney
Difesa del reparto medico
Ha difeso anche il reparto medico, definendolo una delle colonne portanti del club: «Il medico è come una vettura di Formula 1: deve essere al massimo livello di cura e prestazioni».
«Da quando sono arrivato non ho percepito lacune: naturalmente gli infortuni possono capitare, ma stiamo investendo per migliorare ogni area, incluso un nuovo responsabile della nutrizione».
Futuro di Ivan Toney
Rui Pedro ha parlato anche di Ivan Toney, l’attaccante inglese che è stato al centro di voci sul suo impiego. «Toney è un giocatore straordinario: nazionale inglese e tra i migliori attaccanti; è ancora nel massimo della forma a 29 anni e ha molti obiettivi da raggiungere».
«Non è stato schierato contro Al Shabab e Al Nassr per scelta tattica del tecnico: le voci di una partenza non sono corrette. In Arabia Saudita esiste una regola che limita l’impiego di stranieri, complicando le scelte».
«Stiamo anche lavorando su un nuovo complesso da 250.000 metri quadrati riservato al calcio; l’obiettivo è sviluppare l’Accademia dell’Al Ahli per diventare la prima realtà nel coltivare talenti. Attualmente ci sono 6 giocatori in Nazionale; l’apertura è prevista per il 2026 e la conclusione nel 2028».

Aspirazioni e mercato
«Gli obiettivi del club sono chiari: mantenere alta la professionalità e apportare piccole modifiche quando necessario; impariamo l’uno dall’altro, soprattutto perché sono il nuovo arrivato e l’eredità del club va rispettata».
«Nel mercato invernale non credo nel privilegiare un giocatore già pronto rispetto a un talento: l’importante è quanto quel giocatore possa essere utile al team. Anche a Benfica ci sono state opportunità di giovani promettenti prima che aumentassero di prezzo».
«Dobbiamo monitorare i nostri giocatori, che ritengo tra i migliori sul mercato; dobbiamo migliorare l’attacco, mentre difesa resta una delle nostre punte di diamante», ha aggiunto.
«Gli obiettivi portano risultati: la difesa significa successo; rinnoviamo fiducia a Mahrez, Toney e Miao e a Fahd che non gioca spesso».
Critiche all’arbitraggio
Infine, ha toccato il tema arbitraggio: «L’arbitraggio resta un tema spinoso a livello globale; sono spesso criticati per ostacolare il successo. Tutti hanno visto la partita contro il Riyadh: non credo ci sia dolo, ma il calcio continua a evolversi e noi dobbiamo evolverci insieme».
«Il ruolo della stampa e della critica è utile per migliorare le prestazioni; non c’è nulla che ci preoccupi sui giocatori: se non rendono al meglio, è compito nostro riportarli ai loro livelli».
Una nota finale sugli investimenti: «Abbiamo in programma una nuova struttura da 250.000 mq, con avvio nel 2026 e completamento nel 2028; l’obiettivo è avere sei giocatori in Nazionale e fare crescere l’intera filiera».