Barça in emergenza offensiva: Flick prova una formazione d’emergenza contro il Girona
18 ottobre 2025

Situazione offensiva e soluzioni tattiche
Il Barcellona sta vivendo una vera crisi offensiva a causa degli infortuni del tridente Dani Olmo, Robert Lewandowski e Ferran Torres, con l’assenza ufficiale di Torres annunciata venerdì.
Questo deficit complica la scelta dell’undici titolare per la sfida odierna contro il Girona e si estende anche al centrocampo.
Secondo Mundo Deportivo, non potrà contare nemmeno su Rafinha che non si è ancora ristabilito, né su Gavi infortunato da tempo, e resta out anche il portiere ter Stegen; l’alternativa Juan García resterà indisponibile per qualche tempo.
In questa situazione di emergenza, Flick ha optato per soluzioni non convenzionali: tra le più audaci, l’impiego di Alejandro Balde a sinistra come esterno offensivo.
Con l’assenza di Ferran Torres e Lewandowski, i due centravanti di ruolo finora in stagione, Marcus Rashford sembra il candidato ideale per guidare l’attacco, forte anche della sua lunga esperienza in Premier League.
Modifiche di reparto e prospettive
Nel frattempo, Flick sta valutando modifiche a centrocampo: si parla di Casadó e Pedri in mediana, con Frenkie De Jong avanzato a trequartista; potrebbe anche concedere maggiore libertà offensiva a Pedri in base all’andamento del match.
In difesa, non sono previste rivoluzioni drastiche a meno di un rientro di Araujo: Koundé e Gerard Martínez potrebbero infine formare le corsie centrali insieme a una linea arretrata guidata da Kouassi ed Eric García.
Per coprire eventuali imprevisti, Flick ha convocato alcuni giocatori della cantera per allenarsi, tra cui Chavi Espart, Juan Fernández ed Éder Aller che fungerà da terzo portiere.
Contesto, stato d’animo e situazione avversaria
Barcellona arriva a Girona con l’obbligo di reagire rapidamente dopo due sconfitte consecutive, contro una squadra in buona forma ma occupante la 18esima posizione in campionato. Dieci giorni prima del Clasico, l’attenzione è focalizzata sulla necessità di ritrovare l’equilibrio al Montjuïc prima della sfida di martedì contro Olympiacos.
Gerona arriva da una vittoria contro Valencia (2-1), ma resta in fondo alla classifica, mentre Barcellona ha chiuso un periodo negativo con una serie di problemi legati al “virus FIFA”: Olmo non ha potuto aggregarsi alla Spagna, Lewandowski è rientrato infortunato dalla Polonia, Ferran Torres ha accusato un fastidio muscolare e Rafinha è ancora indisponibile; Lamine Yamal è tornato, ma non al 100%.
Flick sa di dover agire con prontezza, senza ricorrere a scuse o giustificazioni arbitrali, anche se l’arbitro Gil Manzano accende le pressioni degli appassionati. In conferenza stampa ha dichiarato: “Dobbiamo migliorare la posizione generale; non basta ricordare i tre trofei vinti l’anno scorso.”
Nelle ultime settimane il tecnico tedesco ha cercato di capire le cause del calo di rendimento, analizzando anche l’impatto degli infortuni sulla formazione titolare. Ha riunito i giocatori in una sessione motivazionale giovedì, sottolineando la necessità di riscoprire lo spirito combattivo e ricordando la stagione passata, quando la squadra superò una crisi di dicembre per poi inanellare 24 partite senza sconfitte.
Il ritorno di Lamine Yamal, anche se non al 100%, rappresenta una spinta importante per aumentare la dinamicità offensiva. L’opinione comune però è che il successo di oggi debba nascere da un impegno collettivo dentro e fuori dal campo contro Girona, una squadra che, nonostante le assenze, non sarà un avversario semplice.
Anche Girona affronta problemi: out i sospesi Ivan Marin e Alejandro Franchis, oltre agli infortunati Martin, David López, Limer, Onahi, Artero e Van de Beek; torna però Solis, Tsenkov e Abel Ruiz, con la speranza di replicare il 4-2 del dicembre 2023 contro il Barcellona all’Olimpico e rallentare l’ascesa catalana prima delle sfide con Getafe e Real Madrid.
La stampa sottolinea che la strada per la vittoria al Bernabéu parte da qui: vincere oggi non è una scelta, ma una necessità urgente. Secondo i media, Flick ha deciso di lanciare una mano guidando una fase di adattamento tattico e mentale, affinché la squadra ritorni a giocare con compattezza e decisione.
In chiusura, due battute finali per sdrammatizzare: se Flick riesce a tenere insieme la linea difensiva e a trovare gol senza i suoi attaccanti di riferimento, potremmo dire che la panchina diventa una vera equipe d’emergenza. E se la palla non arriva subito in porta, pazienza: la fantasia può trasformare una sconfitta in una vittoria morale. Punchline: la cronaca dice che la palla si muove dove decidono le dita, ma a Montjuïc si muove dove decidono i cuori... e il velluto delle scarpe.”