Colpo di scena dal Real Madrid: Valverde ko, esami decisivi in arrivo
6 novembre 2025
Stato di salute e prossimi esami
Il centrocampista uruguaiano Federico Valverde del Real Madrid è stato costretto a interrompere la partita contro il Liverpool all’Anfield a causa di dolore muscolare, durante la quarta giornata della fase a gironi della Champions League. La sconfitta per 0-1 ha complicato i piani della squadra nelle prime posizioni del gruppo.
Secondo fonti interne al club citate da Mundo Deportivo, Valverde è rimasto a casa mercoledì e stamattina dovrà sostenere esami medici per definire la gravità dell’infortunio, capire se si tratta di uno strappo all’adduttore o di un semplice affaticamento.
Il giocatore ha dichiarato dopo la partita: “Non so se sia un infortunio muscolare o solo un movimento sbagliato che mi ha provocato il dolore. Vedremo cosa succederà domani”.
Lo staff medico del Real Madrid ha preferito attendere oltre 24 ore prima di eseguire la risonanza magnetica per garantire risultati precisi e affidabili.
Analisi della partita e lezioni per il Real Madrid
Sarà sottoposto agli esami giovedì mattina, prima che la squadra torni ad allenarsi alle undici in vista della prossima sfida di campionato contro il Rayo Vallecano.
Vale a dire che l’allenatore spagnolo Xabi Alonso aveva recentemente utilizzato Valverde anche come terzino destro per sostituire Dani Carvajal, assente da settimane per infortunio.
In caso di forfait, Alonso potrebbe fare affidamento sull’inglese Trent Alexander-Arnold, rientrato da un infortunio al flessore sinistro dopo un lungo stop dall’11 settembre, affrontando la sfida in programma contro il Valencia o un altro impegno di Liga.
Sfogliare nuove difficoltà
Questa volta è toccato ad Alonso vivere una delusione simile in uno stadio che conosce bene, dato che ha vestito la maglia del Liverpool tra il 2004 e il 2009.
Alonso ha iniziato la sua avventura al Real Madrid con grande fiducia, collezionando tre vittorie consecutive in Champions e dieci successi in undici partite di Liga, inclusa la vittoria nel Clasico contro il Barcellona (2-1).
Tuttavia, due pesanti sconfitte — una al Mondiale per club contro il Paris Saint-Germain e un’altra contro l’Atletico Madrid in Liga — hanno sollevato dubbi sulla capacità della squadra di reggere i ritmi delle grandi occasioni.
Il tecnico ha però respinto ogni collegamento tra la sconfitta all’Anfield e quella al Metropolitano: “Ci sono modi diversi di perdere, e oggi è diverso dal modo in cui abbiamo perso a Madrid. La squadra ha lottato e dato tutto”.
Nonostante la difesa, la partita ha mostrato che il Real Madrid deve ancora imparare molto da una prestazione opaca contro un Liverpool di livello.
Star ilusioni e mancata efficacia
Non sono riusciti Mbappé e Vinícius Júnior a trovare la via della rete: Mbappé non è riuscito a superare la coppia difensiva Van Dijk-Konaté e Vinícius non ha trovato spazi né conclusioni significative, perdendo anche diverse palle chiave.
Alonso ha poi indicato che la squadra ha avuto difficoltà ad agguantare la profondità avversaria: “Abbiamo incontrato una linea difensiva molto chiusa, è stato difficile creare pericolo”.
La riflessione va oltre l’infortunio di Valverde: i veterani come Benzema, Kroos, Nacho, Modrić e Lucas Vázquez hanno lasciato spazio a una generazione emergente composta da Carrerias, Hölsen, Mastantuno e Alexander-Arnold, ma la leadership nei momenti decisivi è mancata.
Alonso, al termine, ha sottolineato l’esigenza di una maturità mentale maggiore nello spogliatoio: “Dobbiamo imparare a non prendere gol facili e a gestire i momenti chiave”. I responsi di Courtois e Valverde hanno corroborato la necessità di un cambio di marcia dal punto di vista mentale e tattico.
Tecnica e sostituzioni
La formazione scelta da Alonso è stata impostata sul 4-1-3-1, con Camavinga impiegato come esterno, ma la gestione della partita è sembrata poco fluida fin dai primi minuti. Il tecnico ha attenduto il minuto 68 per i primi cambi, sostituendo Camavinga con Rodrygo. Tuttavia, l’apporto del nuovo entrato non ha prodotto margini decisivi e il possesso è rimasto asfittico.
Una sostituzione tardiva che ha visto anche l’ingresso di Alexander-Arnold al posto di Ørta Guler (o Altro), senza cambiare radicalmente la colorazione della gara. Al finale, l’assenza di una vera scintilla offensiva è stata la chiave della sconfitta.
In chiusura, Alonso ha rimarcato l’importanza di non commettere errori nei minuti finali e di essere più lucidi nel gestire la fase offensiva: la strada verso la maturità passa anche da qui.