Flick ribalta Barcellona: la risposta tattica arriva tra autocritica e ritorni chiave dopo il Clasico
29 ottobre 2025
Un Barcellona pragmatico dopo il Clasico
Si respira un realismo interno a Barcellona in seguito alla sconfitta contro il Real Madrid (2-1). Il club ha scelto di gestire la delusione senza drammi, puntando sull’autocritica e sulla necessità di riorganizzare le idee per tornare a competere ai massimi livelli.
Alla guida del periodo delicato c’è l’allenatore Hans Flick, che affronta la fase con fiducia e convinzione nella capacità di riportare la squadra al livello dello scorso anno.
Secondo l’analisi interna riportata da Mundo Deportivo, la squadra ha mostrato una mancanza di dinamismo offensivo e una certa debolezza difensiva, elementi che hanno condizionato la gara contro il Real Madrid.
La fase di Flick: messaggi, ruoli e Ariñoij
Per la dirigenza, questo è il momento di Flick: ristabilire la tenuta tattica, rafforzare la coesione di gruppo e rivedere alcuni ruoli, in particolare quello di Ronald Araújo, potenziale fulcro dell’equilibrio difensivo.
La partita ha evidenziato una mancanza di movimenti offensivi, soprattutto da parte dei centrocampisti offensivi e degli attaccanti. L’assenza di variazione e di vivacità ha impedito di trovare spazi utili, con poche conclusioni per mettere in crisi il portiere avversario.
In difesa, l’esigenza è di un pressing più alto e coordinato dall’intera linea. Senza una partecipazione attiva di tutte le zone del campo, Barcellona ha faticato a contenere le ripartenze avversarie e a creare transizioni rapide.
Ritorni, gerarchie e futuro
La dirigenza annuncia che la chiave per la fase successiva sarà il rientro di giocatori chiave: Rafinha, Dani Olmo, Lewandowski e Ferran Torres, con l’obiettivo di offrire soluzioni diverse in fase offensiva e di dare dinamismo alle incursioni dagli esterni.
Per quanto riguarda la porta, la squadra sta gestendo il recupero di un portiere appena rientrato agli allenamenti e la presenza di Szczęsny come backup nella gestione delle difficoltà tra i pali.
Nel frattempo, l’attenzione resta su Araújo: Flick lo individua come parte del nuovo equilibrio difensivo, capace di guidare i duelli fisici senza compromettere la costruzione dal basso.
In chiusura, la vittoria o la sconfitta non sarà più l’unico metro di giudizio: Barcellona, dopo la sconfitta al Clasico, esce con una chiara consapevolezza. È una “momento Flick”: la squadra deve restare fedele a una visione, potenziare i punti di forza e correggere le debolezze, perché il tempo per tornare a lottare per i trofei è ancora ampio.
Questa è la svolta di Flick: non è solo una tattica, è una filosofia in cammino verso una stagione ancora più ambiziosa.