Il colpo del maestro Lopeteggi: il Qatar conquista il Mondiale 2026 grazie a una tattica tagliente
14 ottobre 2025

Contesto e sviluppo della qualificazione
Il Qatar ha assicurato un posto alle finali del Mondiale 2026 battendo l’Emirato Arabo Uniti per 2-1, martedì sera allo stadio Jassim bin Hamad, nell’ultima giornata del gruppo A della fase asia dei playoff per il Mondiale.
La selezione qatariota, guidata dall’allenatore spagnolo Julen Lopetegui, ha chiuso la qualificazione dopo un confronto tattico molto acceso con l’Arab Emirati, guidata dall’allenatore romeno Cosmin Olariou.
Una vittoria che si è rivelata decisiva grazie a un approccio offensivo basato sulle palle asciutte e la capacità di mettere in crisi la retroguardia avversaria con cross ben calibrati.
Afif e la chiave offensiva
Il tecnico Lopetegui ha costruito la sua idea offensiva attorno alle discese dell’esterno sinistro Akram Afif, giudicato come l’elemento capace di creare superiorità numerica e occasioni per i compagni.
Cosmin Olaroiu ha notato subito la pericolosità di Afif e ha cercato di chiudere gli spazi, costringendo il Qatar a insistere con cross precisi e ripetuti tentativi di gioco sulle corsie esterne.
Nonostante il possesso e la gestione del centrocampo, il primo tempo ha visto partire poche offensive chiare, con Emirati con una difesa ordinata ma sofferta dalle incursioni qatariote sulle fasce.
Lopez, affidandosi alle palle inattive e alle conclusioni dalla distanza, ha insistito sul recupero palla e sui movimenti di Afif per creare la superiorità necessaria a sbloccare la partita.
Sfida tattica e scelta finale
La sfida tattica è stata decisa dall’uso efficace delle palle cross e da una transizione rapida che ha finalizzato il secondo gol, chiudendo la partita a favore del Qatar.
Durante l’incontro l’allenatore spagnolo ha dovuto fare i conti con due infortuni chiave dell’altra squadra e con i cambi che hanno richiesto una gestione attenta della piattaforma offensiva qatariota.
Perché ha vinto il Qatar?
Il Qatar ha sfruttato al massimo i cross e la capacità di Afif di fornire passaggi decisivi, abbassando la fase difensiva avversaria e impedendo un ritorno Emirati che si è rivelato poco efficace nel finale.
La squadra di Lopetegui ha chiuso l’incontro con una disciplina difensiva compatta nonostante l’impegno offensivo, impedendo agli Emirati di rivelarsi pericolosi in mischie finali.
Valgono: il Qatar ha chiuso con più fase offensiva e con una percentuale di accuratezza nei cross che ha fatto la differenza, soprattutto nelle battute finali della gara.
Conclusioni
Il Mondiale 2026 si allontana da casa solo per chiacchiere: il Qatar ha mostrato la solidità di un progetto che potrebbe portare notevoli soddisfazioni a livello internazionale, sfruttando la sua lettera di presentazione più forte: il gioco sulle corsie e la gestione tattica lunare a partita in corso.
Punchline finale: se la tattica è un’arma, Lopetegui ha sparato in modo chirurgico: fuori i bersagli, dentro i gol. Seconda battuta: Afif sembra avere una mira che fa sempre centro, ma la vera arma segreta è la panchina qatariota: quando serve, si rimpiazza come un videomontaggio di alta precisione.