Iraq-Saudi: la sfida che può riaccendere la fiamma mondiale del calcio asiatico
13 ottobre 2025

Anteprima della sfida Iraq contro Arabia Saudita
Si respira una concentrazione totale negli allenamenti della nazionale irachena in vista del match decisivo contro l'Arabia Saudita, in programma domani martedì allo stadio Al-Inma di Gedda, in Arabia Saudita.
Le due squadre si affrontano nel terzo e ultimo turno del Gruppo B della zona asiatica della qualificazione al Mondiale 2026, ospitato dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Messico.
La nazionale irachena ha chiuso l'allenamento odierno guidata dall'allenatore australiano Graham Arnold, con ampia copertura mediatica fin dalla prima fase della sessione, secondo le norme vigenti.
Prospettive, cambi tattici e stati di forma
Al vertice della classifica, l'Arabia Saudita è prima con 3 punti, pareggiando la differenza reti con l'Iraq dopo le due gare disputate. I Sauditi hanno vinto all'esordio contro l'Indonesia 3-2, mentre l'Iraq ha conquistato i tre punti contro l'Indonesia in un successo risicato.
Per quanto riguarda la disponibilità, è stata confermata la piena condizione di Ayman Hussein, che ha partecipato all'allenamento collettivo di ieri senza alcun segnale di infortunio. Hussein ha avuto un problema muscolare durante una partita di campionato, ma si è ripreso bene ed è pronto per la sfida contro i sauditi.
Con la sessione di allenamento alle spalle, la nazionale irachena valuta modifiche al proprio undici: si prende in considerazione l'inserimento di Zidan Iqbal tra i titolari al posto di Shirkko Karim, e l'utilizzo di Hussein come arma dalla panchina nella seconda metà. Anche Mohammad Ali resta in lizza per guidare l’attacco, con l'intento di mantenere l’energia offensiva.
Per quanto riguarda la difesa, si valuta Ripeen Sulaga come centrale al posto di Zaid Tahseen, con Manaf Younes e Hussein Ali confermati ai lati. Arnold mantiene riserve e tattiche coperte durante le sedute, lasciando intendere una formazione iniziale ancora in fase di definizione.
Nel frattempo, la Federazione irachena di calcio ha annunciato biglietti gratuiti per i tifosi presenti in Arabia Saudita, con ritiro a Gedda entro le prossime ore. Un gesto che vuole sostenere il pubblico di casa e accompagnare la squadra in un match che si prospetta decisivo per il prosievo nel Mondiale.
Scenario di qualificazione
La situazione restatizia: il gigante verde della Najd può già mettere una marea di pressione ma l'Iraq, seconda, è pronto a tutto per superare la capolista. Una vittoria permetterebbe al team iracheno di rimanere in corsa per la qualificazione diretta, mentre un pareggio o una sconfitta potrebbe forzare scenari di classifica e conti più complessi nel round successivo.
La storia recente dice che l'Iraq ha già una certa tradizione nelle attese mondiali, con la partecipazione al Mundial 1986 in Messico, dove il gruppo ha mostrato carattere nonostante l'esito sfavorevole. Oggi la nazionale cerca una nuova pagina memorabile, capace di riportare il tricolore iracheno sulle luci della ribalta globale, un obiettivo che i tifosi sognano da tempo.
Osservazioni finali
Il cantiere tattico di Arnold resta aperto: la squadra lavora per definire al meglio gli equilibri difensivi e offensivi. Ibrahim Alih, dirigente dell'Iraq, ha ribadito che la squadra è pronta a lottare fino all'ultimo minuto per mantenere vive le speranze mondiali.
«Non molleremo: siamo nati per lottare» ha dichiarato un giocatore. E se la palla entra, la memoria del Mondiale 1986 potrà tornare, con un desiderio: rivedere la bandiera irachena al massimo palcoscenico.
In chiusura, il pubblico iracheno e i media seguono la conferenza stampa di Arnold e dei giocatori, pronti a tutto per scrivere una nuova pagina di storia.
Due battute finali per alleggerire il peso della serata: 1) Se la difesa è solida come una password complicata, forse il Mondiale ci sorride. 2) Se guardate bene, forse il pallone passa meno tra le dita del portiere avversario e più tra i nostri sogni e la realtà.