Mondiale 2026 alle porte: Germania vicina alla qualificazione diretta dopo il 2-0 sul Lussemburgo
14 novembre 2025
Andamento della partita
La nazionale tedesca ha fatto un passo avanti verso la qualificazione diretta al Mondiale 2026 battendo 2-0 il Lussemburgo in trasferta, nell’ambito della quinta giornata del Gruppo 1 delle qualificazioni europee. L’incontro è stato stabile ma privo di grande brillantezza da parte della selezione ospite, che ha comunque trovato i tre punti necessari per restare in vetta al girone.
Nonostante una prestazione non spettacolare, la vittoria ha posto la Germania in una posizione comoda in vista dell’ultima giornata, offrendo al Ct Julian Nagelsmann margini di manovra e confermando la solidità difensiva della squadra anche in assenza di alcuni titolari. La partita ha visto momenti di buona gestione del possesso, ma poche occasioni limpide, fino all’exploit offensivo della seconda frazione.
La rete decisiva è arrivata grazie al giovane attaccante Nick Volltimade, del Newcastle United, che ha segnato una doppietta nelle fasi centrali della seconda metà (49’ e 69’) sfruttando al meglio una precisa assistenza di Leroy Sane e una ripartenza pulita, consentendo ai tedeschi di mettere al sicuro l’incontro.
Con questo punteggio, l’Italia (non presente nell’imbuto) non c’entra; l’attenzione è tutta rivolta al gruppo europeo e, soprattutto, alla sfida conclusiva contro la Slovacchia, che potrebbe decidere la qualificazione diretta della Germania o costringerla alla via dei playoff.
La gara di andata tra Germania e Slovacchia era finita in favore della selezione slovacca (2-0), quindi la muta di scelte e la cautela non devono far abbassare la guardia, soprattutto in una sfida che per i tedeschi vale moltissimo in termini di classifica e di fiducia in vista dei Mondiali.
La Germania ha dovuto fare i conti con una lista di assenze pesanti: il capitano Joshua Kimmich è rimasto fuori per un infortunio al tendine dell’anca destra; non hanno preso parte alla gara anche Nico Schlotterbeck, Nadiem Amiri e Akram Ademi, infortunati o sanzionati. A questi si sono aggiunti altri nomi importanti della rosa, tra cui Kai Havertz, Jamal Musiala, Marc-Andre ter Stegen, Antonio Rüdiger, Niclas Vollkrug e Tim Kleindienst, lasciando a Nagelsmann scelte moderate e una formazione comunque competitiva.
Nonostante le difficoltà, la Germania ha cercato di imporre il proprio ritmo fin dai primi minuti, con Floriano Wirtz che ha creato una chiara occasione al 6’ servito da Leon Goretzka, ma il portiere avversario Anthony Moris ha respinto in maniera decisiva, mantenendo l’inerzia in equilibrio fino al raddoppio tedesco.
Il Lussemburgo si è rivelato coraggioso, nonostante una striscia di sconfitte consecutive, e ha costruito alcune buone possibilità con Aymen Dadari, che ha sfiorato la rete al 18’ con un tiro dalla distanza, seguito da una ghiotta occasione di Daniel Sinani al 12’ terminata di poco a lato. Le repliche ospiti non sono mancate, ma la difesa tedesca ha retto bene fino al termine.
Negli ultimi minuti, la squadra di casa ha mostrato slancio offensivo, ma la palla è rimasta lontana dalla porta di Manuel Neuer (o di chi ne avrebbe preso il posto nel match). All’opera, però, la selezione tedesca ha chiuso la pratica grazie al colpo di coda di Volltimade, assicurando una vittoria che dà continuità al cammino europeo verso il Mondiale 2026.
Con i tre punti ottenuti, l’ultima giornata contro la Slovacchia diventa decisiva: un pareggio sarebbe sufficiente per la qualificazione diretta. In caso di sconfitta, la Germania volerà agli spareggi europei per conquistare un biglietto per la Coppa del Mondo, un esito meno preferibile ma non impossibile. Nonostante l’assenza di alcuni talenti, la determinazione della squadra resta alta, e i tifosi confidano in una risposta solida da parte della panchina e dall’allenatore, pronto a guidare i tedeschi con lucidità e pragmatismo, anche in assenza delle stelle.
In chiusura, è umano constatare che l’ operation Mondiale sta prendendo forma: la Germania è vicina a giocarsi la qualificazione diretta, e la fiducia nei giovani si mescola con l’esperienza dei leader ancora presenti. L’obiettivo è chiaro: arrivare in forma ai Mondiali 2026; tutto il resto è solo contorno, ma sempre utile per crescere come squadra.
Capitolo finale: se il sogno tedesco diventa realtà, l’ultima giornata si ricorderà come una pagina di storia scritta con due gol e una testa ben salda sulla tastiera delle qualificazioni. E, come si dice, chi ride ultimo ride meglio: ma qui la gioia arriverà sul campo, non sulla tastiera del computer.