Slot contro Salah: 5 domande chiave per evitare la catastrofe di Liverpool
21 ottobre 2025

Quattro sconfitte consecutive, la posizione di Liverpool in Premier League è al 4° posto, a soli quattro punti dal capolista Arsenal. Un inizio di stagione che nessuno avrebbe previsto per i Reds.
La squadra che aveva dettato legge la stagione scorsa è improvvisamente fragile in difesa, spenta a centrocampo e incapace in attacco.
Dopo un avvio promettente, hanno incassato sconfitte contro Crystal Palace, Galatasaray, Chelsea e Manchester United; la sfida contro Galatasaray era in Champions League, quelle contro i club inglesi in campionato.
Nonostante un investimento di circa 450 milioni di sterline in nuovi giocatori, l’allenatore olandese Arne Slot non sembra fidarsi dell’undici titolare.
Nella sconfitta contro Manchester United 2-1 all’Anfield, sono stati schierati i nuovi arrivati Florian Wirtz, Hugo Ekitike e Jeremie Frimbong, una triade costata oltre 214 milioni di sterline.
Secondo Steven Warnock, ex difensore del Liverpool, Slot si trova di fronte a una vera difficoltà su come utilizzare questi giocatori. Non è il prezzo o il nome a decidere se un giocatore è adatto; lo stesso discorso vale anche per altre squadre, come dimostrano le scelte di Tuchel in Inghilterra.
Prima della sfida contro Eintracht Frankfurt nella fase a gironi della Champions League, emergono domande decisive per Slot: come evitare una quinta sconfitta consecutiva, un record negativo non visto dal 1953.
Chi salva l’attacco: Isak o Ekitike?
Quando Liverpool ha chiuso per Alexander Isak in una trattativa record da 125 milioni di sterline, le aspettative sono salite alle stelle. Ma l’inizio di Isak a Anfield non è stato facile: ha rallentato l’ingresso a causa di negoziati prolungati con Newcastle, saltando la preparazione estiva e apparendo poco pronto fisicamente.
Isak ha preso parte a 7 partite finora, segnando un solo gol in Coppa di Lega; al contrario Hugo Ekitike ha segnato 5 gol nelle prime 8 partite. Tuttavia, la stagione di Ekitike ha subito uno stop a causa di una sanzione per aver cantato una celebrazione con la maglia staccata, gesto definito dallo Slot come un errore stupido.
Da quel momento Slot ha preferito Isak come punta centrale, relegando Ekitike in panchina; quando è stato impiegato da titolare, non ha mostrato grande impatto. Contro Manchester United, Isak ha toccato la palla solo 19 volte in 71 minuti, mentre il sostituto italiano Federico Kièza ha toccato 23 volte fornendo l’assist per il pareggio.
Secondo statistiche, Isak ha giocato 7 gare, mentre Ekitike 11; ciò spiega in parte la differenza di minuti. In termini di prolificità, Ekitike guida con 5 gol contro 1 di Isak; in assist, entrambi hanno solo una serpentina ciascuno. Rimane il dilemma: Slot manterrà Isak come punta o offrirà nuove possibilità anche a Ekitike?
Florian Wirtz: un talento tedesco smarrito tra le pressioni di Anfield
Tra le grandi acquisizioni di questa estate, Florian Wirtz (116 milioni da Bayer Leverkusen) è stata una delle più iconiche. Nonostante abbia partecipato a tutta la preparazione, non ha ancora segnato con la maglia dei Reds, limitandosi a un assist nella Supercoppa contro Crystal Palace.
Lo scorso anno a Leverkusen aveva segnato 10 gol e fornito 14 assist in Bundesliga; a Liverpool Slot lo ha disposto spesso come trequartista dietro alle punte, alterando l’equilibrio del centrocampo con Gravenberch, Mac Allister e Szoboszlai, schierandolo da titolare in 22 partite della scorsa stagione.
Nonostante resti presente, i numeri di Wirtz restano intriganti: crea più occasioni di qualsiasi altro giocatore in Premier League che abbia disputato oltre 200 minuti. Riuscirà Slot a dargli nuovamente fiducia per guidare l’offensiva? E soprattutto, può inserirsi in un registro diverso dal precedente?
Anche se spesso in panchina, la sensazione è che possa essere una soluzione chiave. L’adattamento al campionato inglese resta una sfida di cui tener conto: la panchina potrebbe essere solo una tappa verso una stagione di grande impatto.
In ogni caso, le sue cifre restano notevoli: la creazione di assist e la capacità di imporsi tra le linee restano una carta da giocare per Slot, se solo decidesse di affidargliela ancora.
La crisi degli esterni: chi chiude la fascia destra?
Da quando Trent Alexander-Arnold è partito per il Real Madrid, Liverpool ha perso una delle fonti principali di gioco. Alexander-Arnold aveva segnato 23 gol e fornito 92 assist in 354 presenze; la sua assenza ha creato un vuoto evidente sulla fascia destra.
Molti avevano pensato che Jérémy Frimbong potesse essere la prima alternativa, ma Slot ha alternato con Conor Bradley e, a volte, con Szoboszlai in quel ruolo. La fascia destra continua a essere fonte di preoccupazione difensiva: circa il 38% delle azioni avversarie hanno preso quel lato, con Frimbong e Bradley che avanzano troppo, lasciando spazio dietro di loro soprattutto quando Salah non rientra a sostegno difensivo.
Durante la partita contro Chelsea, il gol della vittoria è arrivato dopo una pressione su quel lato; Szoboszlai ha anche perso la marcatura su Cunha, contribuendo a raddoppiare il punteggio avversario. L’opinione di Chris Sutton è chiara: il ruolo del terzino destro a Liverpool è caotico e Frimbong non sembra un difensore puro; Szoboszlai resta un centrocampista; servirebbe un equilibrio migliore. Warnock, dal canto suo, osserva che Bradley appare come la scelta più stabile, ma non ha la certezza necessaria. La saga degli esterni resta aperta e la squadra ne sente l’impatto sulle prestazioni complessive.
Un’altra contingenza è l’uscita di Andy Robertson e l’ingresso di Milos Kirkezs, ma la difesa resta un reparto da rinforzare: le prospettive di copertura e di solidità sono al centro della riflessione tattica.
La domanda che resta è: Salah merita ancora di essere accompagnato da esterni affidabili sulla fascia destra o occorre un nuovo assetto che migliori la copertura difensiva?
La solidità difensiva: come ritrovarla?
I problemi difensivi non riguardano solo le fasce ma colpiscono anche l’area centrale. Van Dijk e Konaté non sembrano oggi al top; la squadra è più vulnerabile ai lanci lunghi e ai contropiedi veloci, con un aumento degli gol subiti rispetto all’inizio della scorsa stagione.
All’inizio della stagione Liverpool aveva subito 3 gol in campionato, ora il conteggio è salito a 11, superando anche squadre cresciute come Sunderland. Le incomprensioni difensive di Konaté e l’atteggiamento di Van Dijk hanno contribuito a una fase critica. Slot deve ritrovare l’unità della linea difensiva per neutralizzare contropiedi rapidi e palle ticket.
In più, la fase difensiva sui calci piazzati resta una debolezza: gol subiti su rigori e angoli hanno acceso i riflettori sul reparto. La domanda è: come restituire la solidità difensiva prima che la situazione peggiori?
La questione Salah: è ora di escluderlo?
Nel corso di otto stagioni Mohamed Salah è stato l’icona offensiva di Liverpool; ma questa stagione sembra indicare una flessione. Non ha segnato in Premier League dal 14 settembre e non ha segnato da gioco aperto dal turno iniziale contro Bournemouth.
Sette partite di fila senza gol da gioco aperto rappresentano una novità per Salah ad Anfield. L’occasione fallita contro Manchester United ha mostrato una perdita di fiducia e una certa resistenza difensiva che sta distruggendo la sua incidenza offensiva.
Le cifre parlano chiaro: gol per 90 minuti scesi da 0,68 a 0,29, tiri totali da 3,4 a 2,2, tiri in porta da 1,5 a 1,0, palle gol create da 0,3-0,6 a 0,0-0,6. Anche le touches in area sono diminuiti da 10 a 6 a partita.
Nonostante ciò, resta aperta la domanda: escludere Salah sarebbe la risposta giusta o sarebbe preferibile ritrovare la versione migliore del giocatore con una strategia diversa?
BBC ha evidenziato un calo del contributo offensivo di Salah rispetto alle stagioni precedenti, e la percezione di una minore efficacia in fase offensiva ha alimentato le critiche tra i tifosi. Liverpool ha bisogno di Salah al top per competere in Premier League ed Europa, ma la domanda su quando è giusto rivedere i ruoli resta una questione cruciale.
Quello che resta certo è che Slot dovrà prendere decisioni difficili: rimettere Salah al centro del progetto o sperare che gli altri elementi possano ancora trascinare la squadra. La stagione è appena agli inizi ma le risposte non possono attendere a lungo.
In chiusura, due battute per stemperare la tensione: se Slot escluderà Salah, sarà come sparare nel buio: l’unico bersaglio potrebbe restare sul tabellone; ma almeno avremo una storia da raccontare. E se Salah trova di nuovo la forma, la squadra potrà chiudere la stagione con un sorriso e forse qualche gol in più di quanto previsto.